PER LA CUB
INDISPENSABILE RIPRISTINARE
LA SCALA MOBILE

E' possibile che un prestigioso istituto di ricerca si sia accorto solo oggi di come vivono i lavoratori italiani e quanto abbiano perso dall'accordo del luglio 93 ad oggi? Diciamo piuttosto che la Cgil è pienamente responsabile con Cisl e Uil di questa condizione e che la sua scellerata politica di compatibilità e di concertazione ha prodotto un arretramento nelle condizioni materiali di vita dei lavoratori che non ha precedenti".

 

E' appena il caso di ricordare che da quando è stata cancellata la scala mobile i contratti hanno avuto la scarna funzione notarile di recuperare l'inflazione programmata, senza poter contrattare alcunché per ridistribuire a fattore lavoro una quota della ricchezza prodotta. Questo ha consentito ai padroni di arricchirsi enormemente e ai lavoratori di immiserirsi sempre di più. Il ripristino della scala mobile è l'unico strumento che può consentire di invertire questa tendenza restituendo ai contratti la loro funzione centrale.

Nella primavera scorsa abbiamo consegnato al Senato oltre 100.000 firme in calce ad una Legge di iniziativa popolare per il ripristino della Scala Mobile, ma, a tutt'oggi, Treu, che presiede la Commissione lavoro, non ha calendarizzato la discussione; la riteniamo una grave omissione e nelle prossime ore daremo vita ad una iniziativa di protesta al Senato.

Roma, 20 novembre '07  

Ufficio Stampa CUB

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