In queste ultime settimane, alla sede Ubis di Via Cambi 1 a Milano, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni sulla "qualità della vita" in Ubis. 
E non ci riferiamo (solo) alla questione "smart working", quanto all'applicazione delle basilari norme di salute e sicurezza previste dalla legge, oltre che dal buon senso.

Nonostante le numerose e reiterate segnalazioni operate da qualche RLS di buona volontà (cosa anche questa sempre più rara) nonché dalle stesse lavoratrici e lavoratori di Ubis alle competenti strutture aziendali, dobbiamo rimarcare  uno stato di colpevole disinteresse e di perniciosa disattenzione da parte Aziendale nell'applicazione della normativa vigente sul posto di lavoro al fine di preservare la salute e la sicurezza dei lavoratori. A fronte delle segnalazioni, non potevamo perciò voltare anche noi la testa dall'altra parte e visto che questa situazione stride con i principi etici della carta d'integrità del Gruppo, con i regolamenti interni ed ovviamente con le normative di Legge, abbiamo chiesto all'Azienda un'azione finalmente tempestiva ed efficace affinché vengano meno le inadempienze, le manchevolezze e soprattutto la perseverante disapplicazione della normativa a tutela di uno dei beni più preziosi dell'individuo: la sua salute.

Abbiamo chiesto un deciso intervento mirato alla rimozione di quei fattori che maggiormente preoccupano i lavoratori come, ad esempio, l'assenza di idonee aree per i fumatori, la carente manutenzione delle porte tagliafuoco, l'assenza di formazione per i responsabili di piano.

In particolare va nettamente migliorata l'ergonomia delle postazioni di lavoro (dimensionamento e posizionamento, microclima, ecc…), riducendo l'affollamento delle stesse nelle strutture che non rispondono ai requisiti indicati nel Testo Unico su Salute e Sicurezza (D.Lgs 81/2008 e successive modifiche), senza considerare la questione "stress lavoro correlato" sulla quale  l'Azienda è latitante. 

Accanto a queste richieste vorremmo però che l'Azienda si impiegasse con maggior energia anche per sensibilizzare i lavoratori ad un più consono rispetto della normativa, oltre che ad una maggiore coscienza civile ed ambientale.
Sarebbe ora che anche nella nostra azienda si sviluppassero idee in grado di ridurre l'impatto delle nostre attività sull'ambiente, e non solo interventi di facciata come la "giornata del lavoro agile".  
Vi terremo informati.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Gruppo UniCredit

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