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BNL: LO SCIOPERO NON SIA LA FINE, MA L’INIZIO

 

 

La vertenza BNL, apertasi a luglio contro la cessione dei lavoratori di Back Office e Information Technology a società esterne, prosegue senza accordi sindacali.

Contro l’irremovibilità della posizione aziendale, i lavoratori hanno scioperato lo scorso 27 dicembre.

Ricordiamo che già nel 2014 la CUB-SALLCA, da sola, aveva indetto uno sciopero contro la costituzione del consorzio, dove infilare le attività di back office e parte dell’I.T.

Correttamente, avevamo individuato in quel passaggio il preludio ai successivi piani industriali, con utilizzo pesante di appalti e robotica.

La solidarietà ai lavoratori BNL esternalizzati deve coinvolgere non solo la banca nel suo complesso, ma l’intera categoria. Non possiamo permettere che si riprendano logiche di spezzettamento e minacce all’area contrattuale: la vertenza deve proseguire fino al raggiungimento di garanzie reali, che ripristinino la certezza dei diritti.

 

Qui trovi il nostro volantino.

 

CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni

 

 

 

CAPTAIN’S HOWL (L’URLO DI CAPITAN LIBECCIO)

#AL POSTO TUO: Sono arrivati gli ACCENTUR…IONI, stanno osservando il nostro lavoro, analizzandolo, scomponendolo, per trovare spazi utili ad automatizzare/robotizzare le varie attività…per migliorare il lavoro di tutti come dicono? CERTO CHE NO! Lo scopo principale è tagliare il fabbisogno di Full Time Employment (FTE)!

#FIFTHDIMENSION: Nel frattempo continuano a girare per i vari reparti e uffici i “Dimensionatori”, in questo caso sono elementi interni al Gruppo, per fare cosa?  Semplice: osservano il nostro lavoro, lo analizzano, lo scompongono e lo misurano per volumi e tempi di lavorazione, a che scopo? Per migliorare il tuo lavoro caro collega? Ma no! Lo scopo è sempre quello, ottimizzare gli organici, Ri-dimensionare gli uffici, ovvero tagliare la necessità di FTE!

#AGGIUNGI UN ACRONIMO PER NON RIMANERE ANONIMO: Nelle aziende “moderne” molto spesso i dirigenti aziendali , per farsi notare/ricordare dai vari amministratori delegati, sponsorizzano iniziative, riorganizzazioni e modifiche di lay-out vari, battezzandole con un bel nome inglese o più’ spesso con un acronimo (il marchio é importante nel mondo dell’immagine e del marketing), per cui negli ultimi anni abbiamo avuto: crash-ace-recap-apice-educare, matin,-first, ecc…, ora e’ arrivato WCB (metodologia World Class Banking), mutuata dall’industriale WCM.

Ci diranno che è tutta per il “nostro bene” e ci prenderemo una nuova “scarica” di termini anglo-industriali, che saranno diffusi negli uffici per arrivare, stando al nocciolo delle cose, a semplificare/ridurre ed infine tagliare i costi di produzione; a partire, come al solito, dai costi relativi alle risorse umane. Chi inventa l’acronimo “balla”, che lo subisce “sballa”!.

#alloranonsonoc…loro: dopo pochi giorni dall’urlo “C…loro”, i sindacati del “tavolone unitario” hanno indetto un’assemblea, alla buon’ora! Dopo 6/7 mesi di “dormita” ingiustificabile danno un segnale di vita…però: hanno una strategia da spiegarci? Hanno una o piu’ tattiche da condividere con noi? Vogliono ascoltare i nostri pareri? Vedremo in assemblea e vedremo se siamo ancora capaci di utilizzarla correttamente, dato che, pensando allo svolgimento dell’ultima (fine 2015) c’è solo da disperarsi!

 

          Milano, 09.06.2016               CAPITAN LIBECCIO, TERZO URLO/COMUNICATO OSPITATO DA SALLCA CUB BPI-BNLfoto2

ROBOTIZZAZIONE IN BNL

Nel nostro Consorzio sono arrivate persone di ACCENTURE che stanno esaminando tutte le nostre attività lavorative, foto1
ciò allo scopo di individuare quelle che, per caratteristiche di numerosità/ripetitività e standardizzazione,
sono più facilmente “robotizzabili”.
LA DITTA ACCENTURE, in collaborazione con alcune “software house”, ci sta vendendo un prodotto che introduce l’automatizzazione/robotizzazione delle attività operations, tipiche dei consorzi di servizi bancari-finanziari.
Dopo l’automatizzazione dei servizi di cassa, ormai praticamente completata (in BPI ci sono in questo momento 250 ex cassieri BNL “profughi”) ora si passa a quella degli uffici dedicati alle attività operations.
Tutto questo nel pressochè totale silenzio da parte sindacale.
La cosa sembra anche aver preoccupato molto il nostro corrispondente Capitan Libeccio (vedi sotto).
 

 

ROBOTIZZAZIONE –robotiżżazióne s. f. [der. di robotizzare, sul modello del fr. robotisation]. – Introduzione di robot in processi produttivi: rdi un’industriadi un reparto di una fabbricadi un laboratorio di ricerca nucleare. In usi fig.: rdella mano d’operardel genere umano. (Treccani)

Sono il nuovo bancario, mi muovo sempre, non mi distraggo mai e non ho orario.
Sono il nuovo impiegato, non sono pagato, mi hanno solo installato, non guardo lontano e non guardo di lato.
Fisso solo il monitor e mi muovo secondo il programma, ho alcuni padri e nessuna Mamma.
Sto fermo al mio posto, mentre con il lavoro vado sempre avanti, non sono solo, con i miei “fratelli” siamo tanti, siamo collocati qui, al posto degli umani che si stancano troppo spesso e fanno troppe pipì.
Siamo ovunque, nel Mondo di persone affollato, nelle fabbriche, nei trasporti, nelle banche, nei campi e nelle scuole…<<è il Progresso!>>, dicono i nostri padri per ogni dove, si rassegni dunque chi non ci vuole.
Sono arrivato un giorno all’improvviso, ho raccolto l’eredità di molti umani, di cui non ricordo il viso.

13.5.2016

foto2    CAPITAN LIBECCIO  
    secondo urlo/comunicato ospitato da SALLCA CUB   BNL-BPI

BNL: C…LORO

CAPITAN LIBECCIO

Primo urlo/comunicato ospitato da SALLCA CUB BNL-BPI   Milano, 27.4.2016

 

libeccio1Assemblea dei lavoratori? Roba vecchia, rito evidentemente inutile a giudicare dalle decine di ore perse, per le assemblee non indette negli ultimi anni.

Solo se serve “recuperare” qualche approvazione, solo per “vidimare” ex post qualche verbale di accordo allora riappare questa “strana” usanza, questa “obsoleta” condizione, s’indice l’assemblea con tutti i sindacalisti schierati per l’occasione.

Nel quotidiano nulla più…, ci sono incontri con la direzione, vengono comunicati piani di sviluppo (o meglio di riduzione) o cambi di attività e di gestione? C…loro evidentemente, va di lusso se arriva qualche mail riservata ai soli iscritti all’unitario-carrozzone.

Qualche esempio? 1) Il contratto nazionale del Credito è stato da poco definitivamente firmato, a clamorosa distanza di 13 mesi dalla firma dell’ipotesi di accordo del 31 marzo 2015; 2) l’accordo in materia di Salute e Sicurezza (con nuove previsioni per l’elezione e per l’operatività dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) è stato recentemente firmato (dopo quasi tre anni di trattative mai “spiegate” ai lavoratori); 3) In molte sedi della BNL e di BPI sono previsti enormi spostamenti di attività e di persone (con ulteriori previsioni di cambiamenti di operatività e di metodologie di lavoro); eppure nessuna sigla sindacale ha pensato bene di parlarne con i diretti interessati, con le lavoratrici e i lavoratori.

Vi pare normale? Vi sembra sensato? A giudicare dal torpore che si respira in tutti i piani dei palazzi, in ogni sede e agenzia, pare di sì…sono proprio c… loro, tutto qui!

 

BNL – ESSERE O NON ESSERE? RIDIRE O NON RIDIRE? PARLARNE DI NUOVO O MANTENERE UNO STIZZOSO E DEPRESSO SILENZIO?

Essere o non essere Essere o non essereLa decadenza del clima lavorativo, l’evaporazione dei diritti delle persone (dentro e fuori i luoghi di lavoro) e (non a caso) la contemporanea dissolvenza della corretta attività sindacale sono evidenti, ma la maggioranza di noi non ci fa caso, come la rana nella pentola sul fuoco…sì sentiamo che la temperatura si fa man mano più calda, ma rimaniamo sul fondo, fermi e sempre più “bolliti”.

I più anziani sperano di uscire/esodare/prepensionare al più presto; i più giovani sperano di rimanere, di essere confermati, di essere “inquadrati”, più in generale la maggioranza assoluta dei lavoratori pensa che la propria tutela passi per l’azione autonoma del Sindacato, che tutto sa e tutto può, forte della delega in bianco che loro stessi gli hanno da anni consegnato.

La realtà è un’altra, lo dicono i fatti storici e lo confermano le statistiche: il Sindacato da solo (…o meglio la miriade di sigle sindacali confederali/autonome/ di settore/di categoria, ecc…) niente sa e niente può fare se non firmare porcherie nazionali o locali, settoriali o aziendali, con lo scopo principale di auto-conservarsi come struttura burocratica e finanziarsi con i servizi di assistenza fiscale, assicurativa e formativa; lo vediamo da anni, lo borbottano in tanti da molto tempo, ma poco o nulla facciamo per cambiare le cose… evidentemente in fondo ci va bene così.

Il Sindacato (nella sua accezione corretta e storicamente migliore) è: L’insieme di lavoratrici e lavoratori  costituito  in  associazione con  rappresentati  e  rappresentanti  (eletti democraticamente e soggetti a periodica verifica del loro operato) che cooperano in modo continuo e attivo, sostenendosi e stimolandosi vicendevolmente per assumere le corrette strategie e tattiche da impiegare nel continuo conflitto tra Capitale e Lavoro.

Lo   abbiamo   già   detto   e   scritto   tante   volte,   ha   senso   ripeterlo   ancora?   Dire,   ridire, dormire…sognare forse? Sì sognare che, a partire dal Mondo del Lavoro, le persone la smettano di delegare ad altri la tutela dei loro diritti, della loro vita, senza pretendere di contare veramente, senza chiedere di avere  reale e continua voce in capitolo (stesso discorso vale più in generale per la Politica, per la Res Pubblica).

Tutto si ripete, in stanchi riti: le firme degli accordi (generalmente di merda) in tarda serata o all’alba, dopo “eroiche” trattative, le successive rare assemblee-monologo, fuorvianti, noiose, castranti, poi le votazioni “a spanne”, i referendum evitati come la peste, le voci dissonanti isolate, bloccate, aggirate (magari con le assemblee divise per iscritti/abbonati come per il CCNL del 2012). I regalini di Sigla a Natale, il comunicato in sindacalese ma “con il petto in fuori” quando il Padrone annuncia l’ennesima ristrutturazione “lacrime e sangue” (che poi si condivide nelle “premesse” relative all’immancabile accordo che segue, anno dopo anno, semestre dopo semestre) poi le frasi di circostanza nei corridoi per “rasserenare” i preoccupati, le battutine sferzanti a quelli (pochi) che protestano veramente, con i classici : <<è facile dire sempre di NO!>> , <<bisogna essere responsabili>>, << le cose e gli accordi   vanno viste nel loro insieme, ci sono anche cose positive…>>, << la  tua è solo demagogia, solo qualunquismo>>.

…E già!  Com’è dura la vita del “sindacalista” nei reparti o negli uffici, per fortuna che ogni anno ci sono almeno un paio di direttivi e spesso qualche congresso dove andare a “ricaricarsi”, per stare tutti insieme e sentirsi giusti e forti!

La  stanca  routine  va  avanti  grazie  al  nostro  permesso  (inteso  come  inerzia  generale  delle lavoratrici e dei lavoratori) e continuerà fino a quando la “base”, anziché sopportare il “peso” del vertice, si convincerà a cambiare radicalmente atteggiamento, passando dalla passività e dalla delega “in bianco”, alla proattività nei confronti dell’attività sindacale (che non è di pertinenza dei soli sindacalisti!!!).

Tutto questo poi non basta: dobbiamo capire che è in atto una vera e propria guerra ai posti di lavoro, che ne attacca sia il numero che la qualità, guerra alla quale si deve reagire non solo con quanto detto sopra, ma anche con una sempre maggiore responsabilità verso la nostra attività lavorativa, volta a difendere quel che rimane della nostra professionalità.  Ai banchieri non frega niente dei bancari che sia chiaro a tutti, questa poltiglia lavorativa, questo “casino” di mansioni a pezzi e bocconi, è funzionale non solo per giustificare il livellamento dei ruoli (e quindi delle retribuzioni) ma anche e soprattutto per convincerci a sentirci delle “zavorre inutili” e per farci comportare come tali. La mossa finale sarà quella di eliminare le suddette zavorre.

L’immagine   che   sovrasta   questo   “sfogo”   è   emblematica:   un   essere  spremuto,  svuotato, “riavvitato”  da  una Matrigna/Zoccola con diverse  “creature” attaccate al culo, che osservano senza far nulla…a cosa vi fa pensare?

BNL PARIBAS – APPALTI DELLE PULIZIE E BUSINESS PARTNER ITALIA……UNA SPORCA FACCENDA!

    Volantino

pulizieBNL

I dipendenti delle ditte appaltatrici e sub appaltatrici dei servizi di pulizia di Milano e Provincia (circa 80 persone), che da mesi lamentavano il mancato pagamento di diverse mensilità e voci economiche varie: 13^, 14^, TFR maturato con la ditta sub appaltatrice precedente, ferie, permessi, ecc…, hanno firmato un accordo “stragiudiziale” che, di fatto, li costringe a perdere migliaia di euro a testa, concedendo loro solo una parte della cifra spettante, erogata in “comode” rate dai loro sfruttatori.

Perché tutto questo? Come è possibile che abbiano accettato? Il timore per il proprio posto di lavoro, la paura di non poter sostenere una lunga e costosa battaglia legale, la scarsa assistenza sindacale di settore, la poca attenzione, sul tema, da parte dei sindacati in BNL e BPI hanno portato a tale dolorosa scelta.

Negli scorsi mesi, abbiamo inviato due lettere a BNL (ante Consorzio) nelle quali avevamo ricordato alla Banca le sue responsabilità di Committente, lettere poi girate alla ditta appaltante dalla stessa Direzione Immobiliare. Abbiamo denunciato in un comunicato, in modo ironico, l’intollerabile situazione che vedeva persone lavorare “gratis” nei nostri palazzi, con noi e fra noi; durante i due presidi di Milano abbiamo ulteriormente denunciato il perdurare di tale odioso sfruttamento, ma troppi hanno voluto “tenere le orecchie e gli occhi chiusi”.

Nel giro di pochi mesi si sono avvicendate ben due ditte sub appaltanti per i servizi di pulizia, una delle quali ancora in diretto rapporto con BPI/BNL come fornitrice dei servizi di facchinaggio. Ora il servizio è passato in diretta gestione della ditta appaltante, segno di una situazione caotica e confusa.

Le voci di mancati pagamenti di contributi INPS e INAIL si susseguono e meriterebbero un’ urgente verifica “interna” da parte della Committenza (BNL e BPI) prima che tale verifica sia condotta da Organi di Vigilanza “esterni”.

Gli addetti dei servizi di pulizia della sede di via Deruta hanno anche sopportato il peso dei numerosi moving (spostamento e riallestimento delle postazioni di lavoro) avvenuti in questi mesi (come negli anni precedenti): tale recente attività è stata condotta tramite ore di prestazione straordinaria che, ci dicono, non sono state pagate!  Una verifica è urgente anche in questo caso o potrebbe succedere che della cosa si interessino i già citati Organi di Vigilanza.

L’ultima “follia” è la seguente: la ditta che è ancora meritevole per BNL e BPI del servizio di facchinaggio (già sub appaltante per le pulizie), avrebbe dichiarato ai suoi ex dipendenti di non essere in grado di produrre il CUD 2014 per carenza di soldi e consulenze, lasciando ai nostri colleghi ulteriori pesanti conseguenze fiscali!

Noi consideriamo intollerabile che le nostre sedi siano pulite da colleghi/addetti sfruttati in modo simile! Il Gruppo BNP PARIBAS e con lui BNL e BPI non possono far finta di nulla; come committenti sono responsabili “in solido” con le ditte appaltanti e sub appaltanti.  Pertanto devono farsi carico delle cifre mancanti! Se come Azienda non siamo capaci di scegliere le ditte fornitrici dei servizi di pulizia e facchinaggio (o siamo forse troppo capaci per la sola riduzione dei costi?) il danno non lo devono pagare persone che già sono retribuite con meno di 6,20 euro lordi all’ora!

Per ora la paura e il timore hanno vinto, ma non durerà a lungo… che ognuno, dunque, si assuma le proprie responsabilità!

Milano, 2.12.2014

Coordinamento R.S.A.   SALLCA CUB BNL e Business Partner Italia  Gruppo BNP PARIBAS

BNP PARIBAS – COME VOLEVASI DIMOSTRARE, PARTE IL CONSORZIO E SONO ALTRI A LAVORARE!

Bnl

Nemmeno il tempo di alzare la serranda consortile e via!  Parte un pezzo di lavoro!
Un pezzo importante, ovvero le attività di entrata in relazione  persone fisiche, persone giuridiche (parte retail) e Private, che oltretutto non ci risultano appaltabili ai sensi dell’attuale art. 3 del CCNL 2012, attività ora rispettivamente lavorate dalle U.P di Firenze e di Milano (recentemente  trasferite da Bologna).

Con la scusa del picco di lavoro, determinato dalla normativa FATCA (operativa dal 1° luglio 2014 in Italia e nota ben prima essendo stata emanata nel 2012 all’indomani dello scandalo Credit Suisse) si è attivato un pericoloso appalto, senza data di rientro, di attività “non appaltabili”!!!
Nel dire “No al Consorzio”, organizzando in solitudine da marzo 2014 quattro manifestazioni con presidio, uno sciopero a maggio e almeno una ventina di volantinaggi davanti e dentro le sedi di Milano e Roma, avevamo detto che l’assenza di spiegazioni, di motivazioni chiare e reali, nel progetto concernente la nascente newco Business Partner Italia non poteva che essere letta come la volontà di creare una nuova opportunità per tagliare i costi e ridurre il personale, dividendo ulteriormente i lavoratori e le lavoratrici.

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BNL PARIBAS – 18 E 23 LUGLIO: E’ PARTITA LA RACCOLTA FIRME!

La campagna di raccolta firme tra tutte le lavoratrici e i lavoratori, per modificare gli accordi del 28 maggio scorso, non votati e quindi non approvati, è partita con i presidi di Milano Deruta e Roma Aldobrandeschi.

Centinaia di colleghe e colleghi hanno già firmato, per tentare di aumentare le garanzie di salvaguardia in caso di cessione ulteriore di ramo d’azienda e per ripristinare le corrette modalità di fruizione delle ferie e delle ex festività (che gli accordi di maggio stravolgono anche contra legem!). Nei mesi di agosto e settembre continueremo la raccolta, con ogni mezzo: chi non ha ancora scelto di firmare è ancora in tempo per farlo! Non si tratta solo della modifica del testo degli accordi, c’è molto di più in gioco: dobbiamo far capire all’Azienda e ai sindacati (firmatari, senza approvazione della base rappresentata), che non è accettabile far piovere sulle teste dei lavoratori simili accordi, con pesanti ripercussioni sulla vita lavorativa, senza prima porli alla votazione e eventuale approvazione dei dipendenti coinvolti.

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BNL PARIBAS – TUTTO BEENE! TUTTO BENE, BENE, BENEEEE!

In questi giorni la direzione aziendale sta organizzando incontri con le lavoratrici e i lavoratori destinati al trasferimento autunnale nel neonato Consorzio Business Partners Italia.

Come tutti sappiamo da marzo a maggio la direzione non ha spiegato un bel niente circa le motivazioni reali di tale scelta, non ha approfondito le modalità operative e non ha chiarito i presupposti vantaggi economici e organizzativi relativi alla costituzione del Consorzio.

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BNL PARIBAS – DELITTO E CASTIGO

Le OO.SS. firmatarie dell’ennesimo (e ingiustificato) taglio di posti di lavoro, della deportazione di più di duemila lavoratrici e lavoratori in un Consorzio (nebuloso negli scopi ufficiali e nei vantaggi operativi, ma molto chiaro per quelli relativi al taglio dei costi e di personale), dell’ennesima ristrutturazione che altererà in modo significativo l’operatività delle filiere Corporate e Retail (in base a documenti mai spiegati dalle OO.SS. a più di 60gg dalla ricezione) si dicono “orgogliose” del risultato raggiunto e lanciano , su chi oppone delle critiche, l’accusa del pregiudizio. (altro…)