Archivio Intesa Sanpaolo

LA LOTTERIA DELLA PENSIONE

L’adesione agli accordi di esodo è sempre stata alta da parte dei colleghi, in trepidante attesa di poter lasciare al più presto il “posto migliore dove lavorare”.

Gli ultimi due accordi hanno sovrapposto le finestre di uscita, finendo per lasciare in sospeso circa 3.000 colleghi, che non sanno se e quando potranno uscire.

Gli impegni aziendali di procedere alle assunzioni in rapporto 1 a 2 non vengono rispettati, con conseguenze particolarmente gravi nella rete.

Le carenze di organico vanno di pari passo con l’incremento esponenziale delle pressioni commerciali: si vuole vendere sempre di più con sempre meno personale.

Non è cambiato niente neanche dopo il rinnovo del contratto, anzi…

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

Partenza in salita per il nuovo service del Fondo Sanitario

Il passaggio da Previmedical a InSalute Servizi, avvenuto a inizio anno, non è stato dei più brillanti. 

Per quanto sia fisiologico qualche problema di assestamento, qui siamo ancora decisamente in alto mare. 

Deve essere chiaro a tutti che il regolamento del Fondo non è cambiato e che le prestazioni previste sono esattamente le stesse di prima.

È l’esercizio di questo diritto che è diventato difficoltoso, per tutta una serie di motivi che elenchiamo nell’allegato.

Ricordiamo a tutti che le pratiche 2023 andavano richieste a Previmedical entro il 31.01.2024, come abbiamo ripetuto nei precedenti messaggi. Quelle che sono state presentate nei termini, ma sono risultate incomplete, potranno essere integrate fino al 31.03.2024. 

Segnalateci i disservizi e facciamo pressione, perché i problemi devono essere risolti velocemente. 

Sarebbe bene che i rappresentanti sindacali, eletti nel C.d.A. del Fondo (dopo aver fatto di tutto per escluderci), fornissero spiegazioni sulle ragioni di questa scelta e sulle sue conseguenze per i lavoratori, gli esodati e i pensionati che rappresentano.

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

ANCORA SUL CASO DEI FALSI “FALSI”

Ancora sul tema delle banconote sospette di falsità.

Ritorniamo sul tema del trattamento delle banconote sospette false (cosiddette L2) a pochi giorni dal nostro precedente intervento perché abbiamo ricevuto parecchie risposte di colleghi coinvolti da questo problematico argomento che evidentemente è molto sentito tra i gestori base addetti alla gestione dei contanti.

L’intersecarsi di lavoro umano e tecnologia, come già scritto nel precedente volantino, comporta alcune criticità non ancora risolte, la cui soluzione fornita dalla normativa aziendale non aiuta la tranquillità del lavoro di cassiere, in alcuni casi lo complica, e comunque non è completamente soddisfacente.

Nell’invitare i colleghi a raccontare la propria esperienza e a segnalare il loro caso ne approfittiamo per chiarire un punto della normativa che nel precedente volantino poteva dare adito ad equivoci: nel caso di guasto al validatore del bancomat evoluto, solo dopo che è terminato l’intervento del tecnico, sulla base di un suo verbale, si possono riprocessare le banconote con altra apparecchiatura, ciò a tutela dei lavoratori coinvolti nell’interesse di evitare qualsiasi appiglio per una contestazione disciplinare.

È necessario, poi, monitorare frequentemente le anomalie delle apparecchiature in modo da essere tempestivi nel recupero di eventuali banconote sospette, cosa che si può sempre fare poiché le banconote L2 non vengono contabilizzate.

 

Il nostro sindacato sarà sempre attento e presente nella tutela di lavoratori eventualmente coinvolti da questa tematica, restiamo a disposizione per ulteriori segnalazioni.

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

Esodi, organici e assunzioni in ISP

Al 31.12.2023 sono usciti dal Gruppo, in base agli accordi sull’esodo, altre centinaia di colleghi/e.

 

Non possiamo che congratularci con loro per il raggiungimento dell’agognato traguardo, ma neanche ignorare lo stato di grave difficoltà in cui si trova il personale che resta (soprattutto quello di rete, ma non solo…).

Come ha di recente ammesso lo stesso segretario generale della First-Cisl, Riccardo Colombani, dal 2011 ad oggi si sono persi nel settore 58.000 posti di lavoro, nonostante le 38.000 assunzioni, incentivate anche con i fondi del FOC (quindi finanziate dalla banca ore e dalle ferie dei lavoratori).

Il saldo occupazione è quindi fortemente negativo, nel nostro Gruppo, come nelle altre banche. La carenza di organico è tale da impedire anche la fruizione dei diritti: le ferie nei periodi desiderati, le giornate di sospensione volontaria, i permessi della L. 104, la formazione da remoto in orario di lavoro.

 

Si tratta di rimediare seriamente alla “Solitudine del bancario” per ricostruire un clima di lavoro ormai al limite…

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

 

Banconote sospette di falsità

Si sono verificati alcuni casi di colleghi addetti allo sportello che sono stati richiamati dall’Azienda a causa di banconote segnalate come sospette di falsità da alcune apparecchiature (es. MTA) ma in realtà palesemente regolari e considerate tali anche da altre macchine presenti in filiale. Ai colleghi viene contestato il mancato rispetto della normativa aziendale non avendo redatto il verbale con contestuale invio in Banca d’Italia della banconota in questione, anche se il cassiere di turno ha semplicemente agito secondo il buonsenso. Invitiamo chi fosse stato oggetto di questo tipo di contestazioni a contattarci per consigli e chiarimenti. In allegato il nostro commento sulla vicenda.

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

FARE INFORMAZIONE SULLA FORMAZIONE

Nella primavera scorsa molti colleghi di Intesa Sanpaolo hanno ricevuto un’amara sorpresa.

Pur avendo raggiunto risultati lusinghieri nel corso del 2022, hanno subito una decurtazione del premio di risultato, in particolare sulla quota di eccellenza.

Hanno così scoperto che il loro impegno professionale e lavorativo non sarebbe bastato ad avere il 100% del dovuto: gli era sfuggito il completamento dei corsi obbligatori e quindi sarebbe scattata la penalizzazione.

Per evitare che si ripeta, forniamo alcune indicazioni operative da seguire con rigore e metodo.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

IL DISASTRO ANNUNCIATO DI ISYBANK

La decisione aziendale di varare una banca esclusivamente digitale risale indietro nel tempo, perlomeno alla costituzione di Banca 5.

Le modalità di realizzazione del progetto stanno però facendo emergere gravi criticità.

La clientela sta reagendo in modo rabbioso contro questa imposizione unilaterale, comunicata in modo carente e gestita con la solita protervia.

I colleghi del call center e quelli di filiale sono investiti da ondate di clientela esasperata, che pretende spiegazioni e passi indietro.

Una associazione dei consumatori ha presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Non sarebbe il caso di correre ai ripari?

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

Sul bilancio 2022 del Fondo Sanitario Integrativo

Il 2022 ha visto un forte recupero delle prestazioni sanitarie sospese e/o rinviate negli anni della pandemia.

Era prevedibile quindi un impatto rilevante sul bilancio del Fondo Sanitario, con un appesantimento dei costi per rimborso di cure e interventi finalmente eseguibili.

Inoltre, in corso d’anno sono andate a regime le previsioni contenute nell’accordo 5/11/2021, migliorative e in alcuni casi innovative rispetto al sistema precedente.

L’equilibrio di bilancio è stato salvaguardato dagli accantonamenti dell’anno precedente. È importante però distinguere tra impennata contingente della spesa e natura strutturale dei cambiamenti introdotti.

Il meccanismo della solidarietà tra attivi e quiescenti può essere ancora rafforzato. Intanto si spera che l’annunciata sostituzione di Previmedical con InSalute Servizi (decorrenza 1.1.2024) porti ad effettivi miglioramenti di qualità.

Bisogna però anche garantire una gestione prudente delle risorse che eviti le forti perdite finanziarie incorse nel bilancio 2022.

 

In allegato la nostra analisi.

 

 

 

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

NUMERI BRILLANTI E RISULTATI DELUDENTI

A fine giugno l’Assemblea dei Delegati ha votato all’unanimità il bilancio 2022 del Fondo Pensioni del Gruppo Intesa Sanpaolo. 

I risultati non potevano che confermare il pessimo andamento dei mercati e registrare perdite pesanti, per tutti i comparti finanziari, inclusi quelli considerati “conservativi”. 

La ripresa delle quotazioni in questa prima parte del 2023 procede in modo lento e discontinuo, non mancando momenti di instabilità e fasi di arretramento.

Le nubi che si addensano sulla tenuta dell’economia mondiale, tra segnali di recessione, crisi dei mercati emergenti, declassamento del debito pubblico Usa, rallentamento generalizzato dei paesi europei, non lasciano spazio a facili ottimismi. 

Come sempre adottiamo un approccio critico verso la retorica del trionfalismo, adottata sempre più spesso anche dai rappresentanti sindacali negli enti del welfare: trionfalismo del tutto ingiustificato, in questi frangenti…

Leggi il nostro approfondimento.

Visite mediche volontarie salute e sicurezza

Il recente accordo 26.5.2023 sul lavoro agile e nuova organizzazione del lavoro introduce il diritto a visite mediche periodiche con costi a carico del datore di lavoro.

In particolare, estende tale diritto anche a chi non è qualificato come videoterminalista e quindi non è ricompreso tra il personale soggetto a sorveglianza sanitaria obbligatoria (ex-art. 41 del Dgls 81/2008).

I lavoratori possono quindi richiedere volontariamente di effettuare una visita medica presso strutture convenzionate, mirata a controlli alla colonna vertebrale e agli arti superiori, a verifiche agli occhi e alla vista, ai segnali di affaticamento fisico e mentale.

Le visite possono avere frequenza quadriennale per la generalità dei lavoratori e cadenza biennale per coloro che hanno superato i 50 anni. Il costo della visita è a carico dell’azienda, mentre invece compete al lavoratore il costo per raggiungere la struttura ed anche il tempo speso, perché non sono previsti permessi specifici.

In fase pilota sarà possibile aderire ai dipendenti di Intesa Sanpaolo nelle province di Torino, Milano, Roma, Napoli, Bergamo. Progressivamente la procedura verrà estesa alle altre società del Gruppo, con il ricorso a strutture sanitarie diffuse a livello nazionale.

 

Nella brochure aziendale allegata è possibile trovare i dettagli e le modalità di adesione. 

 

 

Cogliamo l’occasione per rilevare come l’accordo citato richiederebbe un nuovo Documento di Valutazione dei Rischi ed in particolare il rispetto del principio ergonomico nella predisposizione di tutte le postazioni lavorative. Principio che l’azienda sembra voler interpretare a modo suo, come dimostra la lettera che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del Gruppo hanno inviato ai responsabili aziendali (che alleghiamo).

 

CUB SALLCA – Intesa Sanpaolo

 

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