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FARE INFORMAZIONE SULLA FORMAZIONE

Nella primavera scorsa molti colleghi di Intesa Sanpaolo hanno ricevuto un’amara sorpresa.

Pur avendo raggiunto risultati lusinghieri nel corso del 2022, hanno subito una decurtazione del premio di risultato, in particolare sulla quota di eccellenza.

Hanno così scoperto che il loro impegno professionale e lavorativo non sarebbe bastato ad avere il 100% del dovuto: gli era sfuggito il completamento dei corsi obbligatori e quindi sarebbe scattata la penalizzazione.

Per evitare che si ripeta, forniamo alcune indicazioni operative da seguire con rigore e metodo.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

20 ottobre SCIOPERO dei SINDACATI DI BASE

Da tempo le organizzazioni sindacali di base (tra cui la CUB) avevano indetto uno SCIOPERO GENERALE per l’intera giornata di VENERDI’ 20 OTTOBRE.

Le motivazioni sono ben dettagliate nel volantino che alleghiamo: lottiamo contro la guerra, il disastro climatico, l’attacco ai diritti del lavoro. 

Anziché spendere soldi in armamenti, vogliamo finanziare i servizi sociali, a partire da sanità e istruzione. Vogliamo stipendi e pensioni più alte, vogliamo il rinnovo dei contratti, a fronte di un’inflazione che morde il potere d’acquisto. Anche il contratto dei bancari langue da quasi un anno, senza sbocchi visibili.

A tutto questo, che c’era già prima, si sono aggiunti nell’ultima settimana ulteriori motivi per reagire. Da una parte gli orrori della Palestina, ultima deflagrazione di un conflitto che dura da 75 anni; dall’altra la crisi economica, che sta portando ad una legge di stabilità ancora una volta contraria ai nostri interessi; infine, la questione del salario minimo, con il documento CNEL che respinge qualunque avanzamento in materia.

Per invertire la rotta e riconquistare un ruolo da protagonisti, i lavoratori devono riprendere l’iniziativa.

Lo sciopero è regolare e rispetta le norme di legge, essendo stato comunicato a tutte le controparti nei termini previsti. Contattateci in caso di difficoltà.

 

 

 

IL DISASTRO ANNUNCIATO DI ISYBANK

La decisione aziendale di varare una banca esclusivamente digitale risale indietro nel tempo, perlomeno alla costituzione di Banca 5.

Le modalità di realizzazione del progetto stanno però facendo emergere gravi criticità.

La clientela sta reagendo in modo rabbioso contro questa imposizione unilaterale, comunicata in modo carente e gestita con la solita protervia.

I colleghi del call center e quelli di filiale sono investiti da ondate di clientela esasperata, che pretende spiegazioni e passi indietro.

Una associazione dei consumatori ha presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Non sarebbe il caso di correre ai ripari?

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

 

CONTRATTO: FORSE SI PARTE…

Dopo oltre dieci mesi dalla scadenza, domani potrebbe cominciare davvero la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale.

Le organizzazioni sindacali procedono con ritardo e lentezza, le banche sembrano divise e prendono tempo con tattiche dilatorie.

Eppure, i problemi si acuiscono, l’inflazione non demorde ed il quadro generale si fa sempre più sfavorevole.

Occorre tenere viva l’attenzione sul rinnovo, garantire trasparenza, mantenere alto il coinvolgimento dei lavoratori ad ogni passaggio.

Noi faremo del nostro meglio per incalzare le parti e indurle a chiudere la trattativa velocemente, con risultati concreti.

Cominciamo con il testo allegato.

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni

Sul bilancio 2022 del Fondo Sanitario Integrativo

Il 2022 ha visto un forte recupero delle prestazioni sanitarie sospese e/o rinviate negli anni della pandemia.

Era prevedibile quindi un impatto rilevante sul bilancio del Fondo Sanitario, con un appesantimento dei costi per rimborso di cure e interventi finalmente eseguibili.

Inoltre, in corso d’anno sono andate a regime le previsioni contenute nell’accordo 5/11/2021, migliorative e in alcuni casi innovative rispetto al sistema precedente.

L’equilibrio di bilancio è stato salvaguardato dagli accantonamenti dell’anno precedente. È importante però distinguere tra impennata contingente della spesa e natura strutturale dei cambiamenti introdotti.

Il meccanismo della solidarietà tra attivi e quiescenti può essere ancora rafforzato. Intanto si spera che l’annunciata sostituzione di Previmedical con InSalute Servizi (decorrenza 1.1.2024) porti ad effettivi miglioramenti di qualità.

Bisogna però anche garantire una gestione prudente delle risorse che eviti le forti perdite finanziarie incorse nel bilancio 2022.

 

In allegato la nostra analisi.

 

 

 

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

FRINGE BENEFITS QUALCOSA SI MUOVE

Da tempo i colleghi che sono titolari di mutuo alle condizioni agevolate per i dipendenti subiscono le conseguenze del rialzo dei tassi.

Chi ha il tasso variabile ha visto rate sempre più care. Chi ha il tasso fisso ha cominciato a pagare tasse e contributi su una agevolazione rientrante nei fringe benefits.

Ora il problema sembra arrivato sul tavolo del governo, che in parlamento si è impegnato a razionalizzare la normativa nella legge delega fiscale.

Decisione affidata ad uno strumento incerto nei contenuti, vago nella sostanza, imprevedibile nella tempistica.

Per avere efficacia concreta, il provvedimento deve arrivare entro la fine dell’anno e stornare gli effetti già per l’anno in corso.

 

Ne parliamo nel documento allegato.

 

 

 

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni

Riprende la trattativa sul contratto

Riparte il 21 settembre il negoziato sul rinnovo del contratto del credito.
Siamo in attesa di rinnovo da oltre otto mesi, come milioni di altri lavoratori nel paese: oltre la metà lavora a contratto scaduto.
La guerra, il rialzo dei prezzi, l’impennata dei tassi, il livello d’inflazione hanno eroso il potere d’acquisto, come mai prima negli ultimi 30 anni.
Il recupero economico è urgente, ma non deve oscurare gli altri obiettivi della piattaforma: anche la parte normativa è centrale.
Gli utili delle banche sono stratosferici e i dividendi non sono certo messi a rischio dalla tassa sugli extraprofitti: neanche i salari possono essere penalizzati.
Ci sono tutte le premesse per un contratto di svolta, a differenza di quelli precedenti. Insieme, si può fare.

 

 

 

 

 

CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni

QUANTO VALE UNA VITA OPERAIA?

Ben poco si direbbe visto quanto è successo a Brandizzo, tra Torino e
Chivasso.
Cinque operai al lavoro per sostituire i binari vicino alla stazione,
cinque lavoratori dipendenti dalla Sigifer di Borgo Vercelli, una delle
tante ditte coinvolte nel girone infernale degli appalti e subappalti,
cinque vite polverizzate da un treno a 160 km orari il cui macchinista
non era stato informato della loro presenza in quel tratto
Subito i media si sono buttati a scrivere di “errore umano” e a cercare
di trovare il capro espiatorio per l’ennesima strage sul lavoro.
Noi sappiamo, e lo sa ogni lavoratrice ed ogni lavoratore, che questi
cinque morti non sono il risultato di un errore ma la conseguenza
inevitabile di un sistema di sfruttamento basato su appalti e subappalti
in cui le vite messe al lavoro non contano nulla e possono essere
soppresse senza problemi
Appaltare all’esterno il delicato lavoro di manutenzione vuole dire
rinunciare ad ogni controllo sulla sicurezza di chi lavora, fino ad
arrivare alla mancata comunicazione al conducente del treno della
presenza di una squadra di manutenzione.
Questo meccanismo ed il cinismo di chi lo applica ha ucciso i cinque
operai.
E’ lo stesso meccanismo che uccide tre lavoratrici e lavoratori al giorno
in Italia.
Bisogna dirlo forte: chi ha precarizzato il lavoro, chi ha liberalizzato
appalti e subappalti è responsabile della morte, degli infortuni, delle
malattie da lavoro che colpiscono la nostra gente!
Non possiamo aspettarci che qualcuno difenda la nostra salute e la
nostra vita.
DOBBIAMO ESSER NOI A FARLO.
Costruiamo una mobilitazione forte e radicale che chiuda per sempre
la stagione degli appalti in Italia!

PRESIDIO
SABATO 2 SETTEMBRE ALLE 15,30
IN PIAZZA XVIII DICEMBRE

 

CUB TORINO

NUMERI BRILLANTI E RISULTATI DELUDENTI

A fine giugno l’Assemblea dei Delegati ha votato all’unanimità il bilancio 2022 del Fondo Pensioni del Gruppo Intesa Sanpaolo. 

I risultati non potevano che confermare il pessimo andamento dei mercati e registrare perdite pesanti, per tutti i comparti finanziari, inclusi quelli considerati “conservativi”. 

La ripresa delle quotazioni in questa prima parte del 2023 procede in modo lento e discontinuo, non mancando momenti di instabilità e fasi di arretramento.

Le nubi che si addensano sulla tenuta dell’economia mondiale, tra segnali di recessione, crisi dei mercati emergenti, declassamento del debito pubblico Usa, rallentamento generalizzato dei paesi europei, non lasciano spazio a facili ottimismi. 

Come sempre adottiamo un approccio critico verso la retorica del trionfalismo, adottata sempre più spesso anche dai rappresentanti sindacali negli enti del welfare: trionfalismo del tutto ingiustificato, in questi frangenti…

Leggi il nostro approfondimento.

Visite mediche volontarie salute e sicurezza

Il recente accordo 26.5.2023 sul lavoro agile e nuova organizzazione del lavoro introduce il diritto a visite mediche periodiche con costi a carico del datore di lavoro.

In particolare, estende tale diritto anche a chi non è qualificato come videoterminalista e quindi non è ricompreso tra il personale soggetto a sorveglianza sanitaria obbligatoria (ex-art. 41 del Dgls 81/2008).

I lavoratori possono quindi richiedere volontariamente di effettuare una visita medica presso strutture convenzionate, mirata a controlli alla colonna vertebrale e agli arti superiori, a verifiche agli occhi e alla vista, ai segnali di affaticamento fisico e mentale.

Le visite possono avere frequenza quadriennale per la generalità dei lavoratori e cadenza biennale per coloro che hanno superato i 50 anni. Il costo della visita è a carico dell’azienda, mentre invece compete al lavoratore il costo per raggiungere la struttura ed anche il tempo speso, perché non sono previsti permessi specifici.

In fase pilota sarà possibile aderire ai dipendenti di Intesa Sanpaolo nelle province di Torino, Milano, Roma, Napoli, Bergamo. Progressivamente la procedura verrà estesa alle altre società del Gruppo, con il ricorso a strutture sanitarie diffuse a livello nazionale.

 

Nella brochure aziendale allegata è possibile trovare i dettagli e le modalità di adesione. 

 

 

Cogliamo l’occasione per rilevare come l’accordo citato richiederebbe un nuovo Documento di Valutazione dei Rischi ed in particolare il rispetto del principio ergonomico nella predisposizione di tutte le postazioni lavorative. Principio che l’azienda sembra voler interpretare a modo suo, come dimostra la lettera che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del Gruppo hanno inviato ai responsabili aziendali (che alleghiamo).

 

CUB SALLCA – Intesa Sanpaolo