Dallo scoppio della guerra è drasticamente peggiorato il potere d’acquisto di stipendi e pensioni, sia per l’aumento generalizzato dei prezzi, sia per il rincaro dei beni energetici, che provoca bollette sempre più alte.

In preparazione dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base per il 2 dicembre, su cui avremo modo di tornare, proseguono le iniziative di mobilitazione.

A Torino venerdì 4 novembre, in occasione della festa delle Forze Armate, si terrà un presidio organizzato dal “Comitato contro la guerra e chi la arma”, cui aderisce la Cub di Torino e Provincia. L’appuntamento è alle ore 17 all’angolo tra Piazza Castello e Via Garibaldi.

Sabato 5 novembre si svolgeranno a Roma due iniziative:

  • un PRESIDIO CONTRO LA GUERRA E LE DISUGUAGLIANZE, in Piazza Vittorio alle ore 10,30.
  • una MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA che si snoderà da Piazza della Repubblica (partenza corteo alle ore 13,30) fino a Piazza San Giovanni.

La prima iniziativa vede la nostra convinta adesione, perché guerra e inflazione hanno anche un effetto sociale “asimmetrico”: colpiscono di più la povera gente.

La seconda ha dei contenuti più contraddittori, perché ci saranno in piazza anche coloro che hanno votato l’aumento delle spese militari e la fornitura di armi all’Ucraina, come da posizioni Nato.

Tuttavia l’intento degli organizzatori (Europe for Peace) è quello di premere per la cessazione delle ostilità e l’inizio di una trattativa, obiettivi urgenti e condivisibili in questa fase.

Nell’allegato vi diamo conto invece di un percorso di mobilitazione più interessante e coerente, dal nostro punto di vista: un’iniziativa partita dal collettivo di fabbrica della GKN di Firenze, che chiama a raccolta lavoratori, ambientalisti e classi sociali disponibili e interessate a “convergere per insorgere” (prendendo a prestito il loro slogan)…

CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni

 

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