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NUMERI BRILLANTI E RISULTATI DELUDENTI

A fine giugno l’Assemblea dei Delegati ha votato all’unanimità il bilancio 2022 del Fondo Pensioni del Gruppo Intesa Sanpaolo. 

I risultati non potevano che confermare il pessimo andamento dei mercati e registrare perdite pesanti, per tutti i comparti finanziari, inclusi quelli considerati “conservativi”. 

La ripresa delle quotazioni in questa prima parte del 2023 procede in modo lento e discontinuo, non mancando momenti di instabilità e fasi di arretramento.

Le nubi che si addensano sulla tenuta dell’economia mondiale, tra segnali di recessione, crisi dei mercati emergenti, declassamento del debito pubblico Usa, rallentamento generalizzato dei paesi europei, non lasciano spazio a facili ottimismi. 

Come sempre adottiamo un approccio critico verso la retorica del trionfalismo, adottata sempre più spesso anche dai rappresentanti sindacali negli enti del welfare: trionfalismo del tutto ingiustificato, in questi frangenti…

Leggi il nostro approfondimento.

Visite mediche volontarie salute e sicurezza

Il recente accordo 26.5.2023 sul lavoro agile e nuova organizzazione del lavoro introduce il diritto a visite mediche periodiche con costi a carico del datore di lavoro.

In particolare, estende tale diritto anche a chi non è qualificato come videoterminalista e quindi non è ricompreso tra il personale soggetto a sorveglianza sanitaria obbligatoria (ex-art. 41 del Dgls 81/2008).

I lavoratori possono quindi richiedere volontariamente di effettuare una visita medica presso strutture convenzionate, mirata a controlli alla colonna vertebrale e agli arti superiori, a verifiche agli occhi e alla vista, ai segnali di affaticamento fisico e mentale.

Le visite possono avere frequenza quadriennale per la generalità dei lavoratori e cadenza biennale per coloro che hanno superato i 50 anni. Il costo della visita è a carico dell’azienda, mentre invece compete al lavoratore il costo per raggiungere la struttura ed anche il tempo speso, perché non sono previsti permessi specifici.

In fase pilota sarà possibile aderire ai dipendenti di Intesa Sanpaolo nelle province di Torino, Milano, Roma, Napoli, Bergamo. Progressivamente la procedura verrà estesa alle altre società del Gruppo, con il ricorso a strutture sanitarie diffuse a livello nazionale.

 

Nella brochure aziendale allegata è possibile trovare i dettagli e le modalità di adesione. 

 

 

Cogliamo l’occasione per rilevare come l’accordo citato richiederebbe un nuovo Documento di Valutazione dei Rischi ed in particolare il rispetto del principio ergonomico nella predisposizione di tutte le postazioni lavorative. Principio che l’azienda sembra voler interpretare a modo suo, come dimostra la lettera che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del Gruppo hanno inviato ai responsabili aziendali (che alleghiamo).

 

CUB SALLCA – Intesa Sanpaolo

 

IL DIFFICILE DELLA BANCA FACILE

 

Il sistema bancario è investito da processi organizzativi molto complessi e profondi.

La digitalizzazione apre la strada a nuovi canali distributivi, facendo perdere peso e ruolo alla rete filiali.

La relazione con il cliente diventa sempre più automatica, distante e remota.

Oltre ad evidenti problemi di tenuta occupazionale e desertificazione dei territori, cambiano le competenze richieste al personale che rimane, dopo le bibliche ondate di esodo.

L’irruzione della nuova banca digitale di Intesa Sanpaolo (con i suoi 4 milioni di clienti attesi) è destinata a lasciare il segno: si tratta di ragionare a fondo sulle implicazioni e le conseguenze che avrà su lavoratori e lavoratrici.

Il taglio dei costi e l’aumento della redditività non possono restare solo in mano all’azienda: redistribuire il valore aggiunto e ridurre l’orario di lavoro sono gli obiettivi concreti che il sindacato deve perseguire.

Leggi il nostro volantino a riguardo. 

CUB-SALLCA Credito e Assicurazioni

 

 

UNA RAZIONALIZZAZIONE POCO TEMPESTIVA

FONDO PENSIONE GRUPPO INTESA SANPAOLO

Dopo i risultati molto deludenti del 2022, il Fondo sta attuando una razionalizzazione dei comparti, anche per dare attuazione agli accordi relativi alla fusione con UBI.

Il momento non è dei migliori, perché il rialzo dei tassi (che non sembra avere fine) continua a stressare i valori di azioni e obbligazioni.

In questo contesto di perdurante incertezza, la manovra ha conseguenze importanti su alcuni dei comparti esistenti.

Invitiamo gli iscritti al Fondo ad approfondire con attenzione i cambiamenti in corso, per poter valutare adeguatamente le scelte da operare.

In allegato il nostro volantino di commento.

CUB SALLCA Intesa Sanpaolo

 

ESODI E ORGANICI IN INTESA SANPAOLO

 

 

L’azienda ha comunicato nei giorni scorsi i dettagli per le finestre di uscita degli esodati secondo l’accordo 29 settembre 2020.

Ha anche definito la graduatoria per l’accordo esodi 16 novembre 2021.

Non vengono però rispettati i criteri stabiliti per il ricambio occupazionale: ne soffrono fortemente le filiali, ma anche molte strutture centrali.

Chiediamo interventi tempestivi per ristabilire condizioni di vivibilità in tutti gli ambiti aziendali.

Il nostro approfondimento in allegato.

 

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

Formazione e premi in Intesa Sanpaolo

I dati sulla formazione in Intesa Sanpaolo dimostrano un forte coinvolgimento dei colleghi, che non sempre si traduce in reale soddisfazione.

Le modalità di fruizione sono spesso criticabili: manca il tempo per fruire dei corsi obbligatori in ambiti protetti e spesso si finisce per utilizzare il proprio tempo libero.

La fruizione a distanza abbassa i costi, ma anche la qualità. Altra cosa erano lo scambio ed il confronto tra docente e discente in aula: ma servono soldi e questi vengono riservati per l’alta formazione dei super-capi.

Del resto, è stata anche esternalizzata la funzione che se ne occupava!

Ora però il mancato o tardivo completamento dei corsi può addirittura causare una perdita economica…

Ne parliamo nel documento allegato.

 

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo, dopo le assemblee


 

Si sono concluse nelle scorse settimane le assemblee indette nel Gruppo per discutere della trattativa (fallita) sul lavoro agile e la nuova organizzazione del lavoro.

Le assemblee sono state un’occasione importante per esprimere tutto il malessere diffuso nel gruppo per il pessimo clima aziendale.

Tuttavia, i lavoratori e le lavoratrici hanno chiesto conto ai sindacati delle ragioni per cui si è arrivati a questo e soprattutto hanno chiesto un cambio di marcia: l’agenda non deve più essere dettata dall’azienda, ma dai rappresentanti dei lavoratori, in funzione delle esigenze di questi ultimi.

Neanche la recente piattaforma del CCNL (su cui torneremo a breve) può essere la panacea di tutti i mali, visto che Intesa Sanpaolo vuole trattare a parte.

Ci si deve attrezzare per una vertenza seria che costringa l’azienda a cambiare strada.

In allegato il nostro volantino.

 

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Gruppo Intesa Sanpaolo

CONTRATTO MISTO UN’ASTICELLA SEMPRE PIU’ ALTA

 

 

Tra le varie novità che le banche hanno introdotto negli ultimi anni per scaricare sui lavoratori il rischio d’impresa brilla il contratto misto di Intesa Sanpaolo.

Anche se non mancano tentativi simili in altre aziende, l’introduzione di questa figura ibrida (metà dipendente, metà autonomo) a partire dal 2017 resta un caso unico nel panorama del settore.

La revoca del mandato a trattare all’ABI da parte di Intesa Sanpaolo, la tendenza a stabilire regole su temi centrali (come orario, salario, lavoro agile) senza passare prima dall’accordo con i sindacati, la disdetta dell’accordo stesso sui contratti misti, rappresentano fatti gravi.

L’ultima versione del piano incentivante 2023 per i consulenti a contratto misto rappresenta una ulteriore provocazione, non solo per chi deve ancora entrare in azienda, ma anche per coloro che il contratto misto ce l’hanno da tempo.

Anche per loro diventa più difficile difendere un reddito adeguato a compensare la maggior incertezza dei ritorni economici: occorre intervenire subito per sanare questa situazione intollerabile.

In allegato il nostro volantino.

 

CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo

INTESA SANPAOLO BALLA DA SOLA

 

Il CCNL del Credito scaduto al 31.12.2022 è stato ulteriormente prorogato al 30.04.2023.

Quasi in contemporanea è scoppiata la ”bomba”: Intesa Sanpaolo ha revocato la delega all’ABI per le trattative sindacali.

È molto grave che i sindacati che trattano si siano dimostrati incapaci di elaborare una piattaforma nei tempi previsti e che non abbiano neanche lontanamente pensato di consultare i lavoratori e le lavoratrici in un percorso democratico.

Il 2022 è stato un anno di forte inflazione ed il 2023 è iniziato nello stesso modo: fino a quando dobbiamo continuare a perdere potere d’acquisto?

Ora si pone un problema di rappresentatività della controparte, perché la delegazione ABI verrà affiancata da una di Intesa Sanpaolo, se e quando comincerà la trattativa.

Il problema però è anche da questa parte del tavolo, perché siamo l’unico settore che non elegge coloro che trattano e firmano.

È ora di ripensare totalmente una strategia che ci ha portato a questa situazione fallimentare.

Ripartiamo dalla base, dalla ricostruzione di un rapporto di forza, che non può fare a meno del coinvolgimento democratico dei lavoratori e della ripresa delle lotte.

Leggi il nostro volantino.

 

 

CUB-SALLCA Credito ed Assicurazioni

 

 

ANCORA SULLA LTC DEL FSI INTESA

 

Il Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo ha attivato dal 2022 una serie di coperture assicurative per la Long Term Care, contro il rischio di perdita dell’autosufficienza.

L’iniziativa è stata apprezzata dagli iscritti del Fondo, ma le modalità di adesione e sottoscrizione hanno sollevato problemi non indifferenti.

Il problema più grave è tuttora rappresentato dal premio obbligatorio imposto ai colleghi (e relativi coniugi) cessati prima del 1/1/2008, che in molti casi si trovano nella condizione di dover pagare, pur non essendo più assicurabili.

Di questo ed altro parliamo nel documento allegato.

CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo