Di recente è circolato in azienda, principalmente nella rete, un volantino "anonimo" siglato  "UN GRUPPO DI COLLEGHI" che, vista la situazione cronica di sottorganico, i ritmi di lavoro sempre più serrati, le pressioni conseguenti al sistema degli obiettivi, invita i colleghi a dimettersi dai sindacati trattanti.

I contenuti del menzionato volantino sono condivisibili ma la difesa dei diritti dei lavoratori non si ottiene con un volantino anonimo, ma attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori al processo di cambiamento. La CUB SALLCA propone la costruzione ed il radicamento di un sindacato alternativo e indipendente, perché di sindacati "allineati e dipendenti" ce n'è a iosa. Il modello di sindacato che fonda le sue ragioni sulla concertazione  con la controparte (come quello a cui si ispirano i sindacati firmatari) nei fatti è fallito; la CUB SALLCA propone un sindacato di base in cui i  lavoratori siano i protagonisti, attraverso la loro partecipazione attiva.

La CUB SALLCA, in più occasioni, ha affrontato i temi citati. Continuiamo a sostenere e denunciare che, in questi anni, abbiamo subito un incisivo e rapido cambiamento della qualità della vita lavorativa nelle agenzie: livelli di lavoro ormai asfissianti, continue pressioni commerciali che non lasciano più serenità nell'agire quotidiano, organici insufficienti, ai quali si fa fronte con una gestione "tappa buchi" del personale (es. spostando provvisoriamente colleghi da una filiale ad un'altra).

E' dagli anni ‘90 che assistiamo alla diminuzione del potere di acquisto dei nostri stipendi, mentre i lavoratori vengono considerati dalle aziende solo in funzione della vendita dei prodotti. L'attenzione al cliente, tanto reclamizzata dalle banche, è pura finzione di fronte alle esigenze del budget.

Oggi i giovani laureati e diplomati, assunti con contratti "atipici",  hanno condizioni contrattuali ed economiche differenti e peggiorative rispetto ad un collega "anziano". E cosa dire dei giovani colleghi che si fermano a far straordinario per arrotondare e pagarsi l'affitto?

Diciamo un "NO" secco di fronte a questa spersonalizzazione e umiliazione nel lavoro.

Questo è stato possibile anche a causa dei rinnovi del CCNL, che via via sono stati siglati, che  hanno favorito un aumento vertiginoso degli utili e una diminuzione progressiva dell'incidenza del costo del personale.

Una tendenza che non è certo stata invertita dal recente accordo raggiunto dai sindacati firmatari per il rinnovo del contratto nazionale (a breve divulgheremo un documento di analisi che potrete scaricare  anche dal nostro sito www.sallcacub.org).

Il Gruppo Banca CARIGE S.p.A non fa eccezione: in 5 anni l'utile per dipendente è raddoppiato, mentre l'incremento annuo delle spese per il personale è pari al 4%, contro un incremento annuo dell'utile di gruppo pari al 27%. Inoltre si conta di chiudere il 2007 con un utile di 200 mln di € per poi raggiungere quota 350 mln di € a fine triennio (2010) (Fonte: Il Sole 24 Ore del 5/12/07). E voi come ve la state vivendo? Avete un ritorno adeguato in termini economici, professionali e della qualità lavorativa o, al contrario, percepite/subite una diminuzione del potere di acquisto del vostro stipendio e un peggioramento della qualità della vita lavorativa?

Anche i colleghi della Sede  contribuiscono alla grande ad aumentare in modo esponenziale gli utili di gruppo. In che modo? Un esempio: i continui tagli al personale della Sede genovese, per pensionamenti, prepensionamenti o trasferimenti alla rete, sono stati complessivamente superiori ai nuovi arrivi. Questo costringe, all'interno degli uffici, una riorganizzazione e ridistribuzione del lavoro che non fa altro che aumentare i carichi di lavoro sui colleghi che, "disgraziatamente", rimangono in servizio. Inoltre per tutte le funzioni di back office di Sede lo stesso numero o un numero inferiore di colleghi si trova a dover gestire un numero sempre più elevato di agenzie e, ad oggi, le 5 banche del gruppo. Non dimentichiamo che sino agli anni '80 le agenzie erano meno di 100 in presenza di una sola banca.

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Riteniamo pertanto che la sfiducia nei sindacati concertativi e firmatari dei contratti ed il disagio dei colleghi, giustificato dal crescente conflitto tra l'adeguatezza della politica sindacale e gli interessi delle Banche che tendono a massimizzare i loro profitti, vada incanalato in modo costruttivo. E' molto facile criticare o dimettersi da un sindacato, molto più difficile lavorare per costruire un'alternativa. Noi riteniamo che difficilmente si potrà cambiare la condotta dei sindacati concertativi e firmatari (nei quali peraltro l'ABI trova un facile alleato per il buon funzionamento di un sistema basato sulla competitività ed il conseguimento del massimo profitto). Ciò che fanno, lo fanno perché ritengono proprio di agire così. Nessuno pensi che dimettendosi indurrà i sindacati firmatari a cambiare registro. Alle dimissioni deve accompagnarsi l'impegno a costruire altro, altrimenti l'azienda avrà solo le mani più libere. Proponiamo un modello di sindacato combattivo ed indipendente da partiti e consorterie di potere. Questo tipo di sindacato richiede impegno e partecipazione attiva e consapevole.

Per ottenerlo dobbiamo aumentare la nostra forza, non solo in termini di iscritti (non è nel nostro modo di agire la  strumentalizzazione della situazione per fare tesserati), ma di capacità di mobilitazione per costringere la controparte a discutere con noi. La partita è difficile, ma il momento è decisivo per il futuro dei lavoratori.  

La CUB SALLCA è in grado di offrire tutti i servizi necessari (polizze, 730, ecc.) pur senza usarli come strumento di ricatto per fare tessere. Se vuoi lottare, sappi che non sei solo, il nostro sindacato è con te.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. – Gruppo CARIGE

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