Archivio Tematiche di settore

TRATTATIVA SUL CCNL: QUANDO SI COMINCIA A FARE SUL SERIO?

Si sono svolti il 18 e 24 settembre scorsi due ulteriori incontri tra ABI e sindacati firmatari per la ripresa della trattativa sul CCNL. La delegazione ABI, guidata da Profumo, si è presentata al primo incontro con uno studio di Prometeia, che ribadiva analisi e previsioni ormai note e stranote, vaticinando i soliti disastri occupazionali (12.000 esuberi previsti nel settore nel prossimo triennio), conseguenza di scarsa redditività, carenza di patrimonio, cambiamenti strutturali del business, ridimensionamento della rete fisica e altre amenità.

Il sugo del discorso è stato chiarito bene nel 2^ incontro: l’ABI chiede tempo per verificare l’esito degli stress test (fine ottobre) e intanto monitorare l’andamento del conto economico delle aziende nel secondo semestre. Nel frattempo chiede di prorogare la validità del contratto fino al 28 febbraio e si rifiuta di procedere alla tabellizzazione  dell’EDR fino al 1^ marzo 2015. Gli aumenti del rinnovo 2012 resterebbero così sterilizzati ai fini del TFR e delle altre poste aziendali, anziché essere inseriti in busta paga a tutti gli effetti dal 1^ luglio 2014, come era scritto nell’accordo. Solo il ripristino degli scatti d’anzianità con effetto 1^ agosto 2014 ha trovato attuazione.     (altro…)

FONDI COMUNI: UN BILANCIO STORICO POCO LUSINGHIERO

Il 25 luglio scorso è uscito il consueto studio di Mediobanca sui fondi comuni e Sicav di diritto italiano, a 30 anni dalla loro nascita, avvenuta, come sappiamo, nel 1984. Il rapporto è stato commentato sul Fatto Quotidiano del 30/7 da Beppe Scienza (http://www.ilrisparmiotradito.it/news/216/fondi-comuni-30-anni-di-flop-viva-i-bot-people), noto critico del risparmio gestito e dell’industria dei Fondi, e sul Sole 24Ore Plus del 23/8.

I dati restituiscono un quadro impietoso della situazione e come lavoratori del settore sappiamo parecchio della gestione del risparmio in Italia: è nostro pane quotidiano, fonte primaria del nostro reddito, oggetto di riflessione pratica ed etica. Occorre quindi ragionare  con realismo, sapendo di partire da una posizione scomoda. Stretti, come siamo, tra politiche aziendali di riduzione dei costi, pressioni commerciali su budget individuali martellanti, attacco all’occupazione del settore, diventa arduo restare lucidi di fronte ad una critica così pesante al nucleo del nostro lavoro.

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CCNL BANCARI: TREGUA ESTIVA, TONI BASSI E PANZANE

Le trattative per il rinnovo del CCNL sono state aggiornate al 18 settembre, data del prossimo incontro in calendario. La pausa estiva è frutto anche della riorganizzazione interna di Abi, dove a dirigere il Comitato affari sindacali e del lavoro, dopo l’uscita di scena di Francesco Micheli, è stato chiamato Alessandro Profumo.

La sua nomina è stata accolta con manifestazioni di apprezzamento da parte dei sindacati del primo tavolo; non ci sentiamo di unirci a questo coro, ripensando al curriculum di Profumo. Circa due anni fa, infatti, il top manager è stato allontanato, con poca gloria ma ricca liquidazione (40 milioni di Euro, parte della quale contestata nella sua legittimità dal perito della Procura di Roma a seguito di un esposto dell’Adusbef), dalla guida di Unicredit:  un defenestramento che ci pare avesse qualche fondata motivazione.     (altro…)

CCNL: IL FINTO DUELLO TRA ABI E SINDACATI

Le lame “incrociate” in realtà non si toccano!  I bancari nel mezzo…

La trattativa per il rinnovo del CCNL del credito è iniziata il 18 giugno e proseguita negli incontri del 23 e 30 giugno.  E’ arduo definire trattativa una sessione di tre incontri in cui le parti hanno illustrato alla controparte le proprie posizioni, con l’esito finale di un comunicato scarno, laconico ed elusivo. Proveremo tuttavia a descrivere ciò che abbiamo capito, ciò che già ci fa arrabbiare  e ciò che invece fa rabbrividire.

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LA CRICCA DEI MAGRI E DELLE TESTE DI PERA

(una controparte adeguata per un CCNL di rapina)

“Associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita e alla truffa, successivo riciclaggio e reinvestimento dei proventi illeciti tra Italia, Svizzera e Spagna”.
Sono le accuse che hanno portato all’arresto di Giovanni Berneschi (“Il magro”), di Ferdinando Menconi (“Testa di pera”) ed altri 5 personaggi, tra cui la nuora di Berneschi, Francesca Amisano, per aver organizzato, almeno dal 2006, un’operazione di compravendita di immobili a prezzi gonfiati (a spese della compagnia assicurativa Carige Nuova Vita), con plusvalenze intascate a titolo personale e reinvestite in altre attività (tra cui l’acquisto da parte di Berneschi dell’Holiday Inn di Lugano).
Ora l’inchiesta si allarga e si parla di altri 34 indagati. (altro…)

CCNL BANCARI – PIATTAFORME A CONFRONTO

Già a gennaio 2014 la Cub-Sallca ha presentato la bozza della propria piattaforma che, con alcune correzioni marginali frutto delle assemblee e incontri fatti con i lavoratori fuori orario, è ora definitiva. Abbiamo provato a metterla a confronto con quella del primo tavolo, tenendo conto che ve n'è anche una terza, quella dell'Abi, resa pubblica da una struttura RSA del Banco di Napoli della Campania, nota come "Bibbia". La sua esistenza è stata smentita da Massimo Masi (segretario generale UILCA), ma è un testo credibile, che riprende l'impostazione del documento ABI di agosto 2013.

Se le richieste della controparte si concretizzassero, ciò che resta di un contratto già maltrattato dai rinnovi del 1999 e 2012, verrebbe azzerato. Per questo le richieste dell'Abi vanno contrastate con fermezza e coerenza.
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LA PIATTAFORMA DEL SINDACATO

E' così complicato, cari colleghi, tentare di rispettare le più elementari norme nello svolgere correttamente l'attività sindacale?
Parrebbe di sì, se consideriamo la "strategia" sindacale delle OO.SS.  "riconosciute" del settore Credito: dopo soli tre giorni di "incontri" nel gennaio 2012 firmano con ABI un contratto "allucinante", costituito tutto da tagli (ad esempio il -18% alla retribuzione degli apprendisti) e "congelamenti" economici (Tfr e molte altre voci retributive bloccate per anni), da pesanti revisioni normative (vedi possibili turni serali nelle agenzie) e da "prese per il FOC" con il fondo per l'occupazione (che impiegati e quadri alimentano d'ufficio, con il contributo solo "opzionale" di molti manager).

Dal febbraio 2012 all'ottobre 2013 le banche non assumono praticamente nessuno (primo impegno CCNL inevaso), non attivano praticamente nessuna azione di insourcing (il famoso rientro di attività appaltate, secondo impegno CCNL inevaso), anzi Unicredit e MPS esternalizzano quasi 2.000 lavoratori, continuano a "devastare" con le pressioni commerciali le agenzie e i gestori retail e corporate, nonché a "banalizzare/industrializzare" le attività "a basso valore aggiunto". (altro…)

PRESENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL DEL SETTORE DEL CREDITO

Invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle banche a partecipare alla discussione e contribuire alla costruzione delle proposte da presentare.

ASSEMBLEA Roma
giovedì 27 marzo ore 17.30
presso la sede CUB – Via Ponzio Cominio 56
(nella locandina sono inserite le indicazioni per raggiungerla)
ASSEMBLEA torinese
mercoledì 12 marzo ore 18
presso il Centro Studi Sereno Regis
in via Garibaldi 13 (ingresso cortile)

ASSEMBLEA milanese
mercoledì 12 marzo ore 17,30-19,30
presso la sede Cub Viale Lombardia 20
(attraversare  il cortile e salire al 2° piano)

FONDO PER L’OCCUPAZIONE (FOC): DI COSA STIAMO PARLANDO?

In queste settimane abbiamo letto sulla stampa nazionale numerosi articoli dai toni trionfalistici in merito alla costituzione del Fondo per l'occupazione nel settore del credito.

Siamo basiti di fronte a tanto entusiasmo ed euforia manifestata da numerosi sindacalisti firmatari che si sono auto incensati e si sono definiti grandi visionari, che hanno saputo vincere la battaglia della crisi e della disoccupazione giovanile (peccato che poi le banche italiane, come Unicredit, per i servizi di back office assumano all'estero).

Ma sarà veramente così? Noi abbiamo più di un dubbio, e forse un po' di cautela da parte dei sindacati firmatari sarebbe stata più opportuna, almeno fino alla comunicazione dei dati certificati.

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