Archivio Bancarotta

BANCAROTTA – FEBBRAIO 2014

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Nei giorni passati le vicende legate alla rivalutazione delle quote di Banca d'Italia erano state al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica.
Il consueto polverone mediatico aveva provveduto a spostare l'attenzione sulle risse parlamentari più che sul merito delle questioni.
Noi riteniamo che, sia nel caso di Banca d'Italia, sia nel caso della parziale privatizzazione di Poste Italiane, ci si trovi di fronte ad un'appropriazione indebita di beni collettivi.
Nel nuovo numero di Bancarotta proviamo a spiegare perchè.

BANCAROTTA – GENNAIO 2013

SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

L'ultimo numero di Bancarotta contiene una panoramica sulla situazione dei principali gruppi bancari italiani.
In particolare si contesta la strumentalità di certe affermazioni dei banchieri sulla scarsa redditività del sistema e si analizzano gli ultimi accordi aziendali a cominciare da quello pesantissimo di Monte Paschi.
Il numero è un pò lungo, ma riteniamo che la lettura possa essere molto istruttiva per capire dove stiamo andando e come sia necessario organizzare la resistenza alla tracotanza della controparte, resistenza che non potrà certo venire da chi firma simili accordi.

BANCAROTTA – OTTOBRE 2012

DA SEGRETERIA NAZIONALE CUB SALLCA

Abbiamo rispolverato il nostro giornalino "Bancarotta" per provare a offrirvi una panoramica su quanto accade nelle principali banche italiane.

Come avevamo previsto, l'indecente rinnovo del contratto nazionale ha rappresentato il "primo tempo" dell'offensiva della controparte. Ora arriva il "secondo tempo", azienda per azienda. Tenere il passo delle vicende di questo periodo è impossibile. Mentre chiudevamo questo numero è giunta la notizia che nel gruppo MPS la procedura sulla ristrutturazione aziendale si era chiusa senza accordo e ci sarebbe stata una nuova mobilitazione.

Nel gruppo Intesa Sanpaolo, invece, l'azienda cerca di forzare la vertenza a proprio favore licenziando gli apprendisti in scadenza di contratto e usando questo atto senza precedenti come arma di ricatto.

Tutto questo dimostra che la concertazione è finita, ma a farla finire sono le aziende, che hanno capito di poter affondare i colpi dopo aver aperto il varco con il contratto nazionale. Tutto questo impone una riflessione sul ruolo del sindacato oggi e su come ci si possa riorganizzare per tornare ad alzare la testa.

Aspettiamo i vostri contributi ed i vostri commenti sulla nostra mail  sallca.cub@sallcacub.org

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Bancarotta – Gennaio 2005

N°3   Gennaio 2005

QUANDO ANCHE I LAVORATORI PARLANO….
Questo numero del giornalino è davvero particolare, perché è fatto, in buona misura, dal contributo dei lavoratori e questo è per noi motivo di grande soddisfazione.

  • Il primo articolo è l'intervento all'assemblea degli azionisti di Banca Intesa di Antonio Masia, funzionario, oggi in pensione. Per motivi tecnici questo contributo viene pubblicato in ritardo di un numero, ma i temi, purtroppo, restano d'attualità.
  • Il secondo articolo è un volantino che la Cub-Sallca ha pubblicato a commento della vicenda del Fondo Pensioni ex-Comit. Ci scuseranno i lavoratori che l'hanno già letto, ma questa storia è interessante per tutti, perché spiega bene i danni che può produrre la presenza, nei CdA dei fondi pensione, di rappresentanti sindacali che rispondono agli ordini degli stessi sindacati che trattano in azienda. Questo volantino, peraltro, non sarebbe stato possibile senza il contributo di conoscenze di tanti lavoratori ex-Comit che, nel corso degli anni, hanno costituito comitati spontanei e assunto varie iniziative a tutela del fondo.
  • Il terzo articolo è un contributo di un lavoratore di Sanpaolo Banconapoli, che interviene sul tema del ruolo dei bancari- piazzisti. Un altro argomento molto attuale, rispetto al quale il collega è forse troppo amaro e pessimista; pensiamo, infatti, che siano sempre di più i lavoratori che vivono male le continue pressioni alla vendita e non si lasciano incantare dalle lusinghe aziendali: vorrebbero svolgere un lavoro da veri consulenti finanziari e non da imbonitori.
  • Il quarto articolo merita un'attenta lettura perché tratta della "Direttiva Bolkestein", poco nota, ma dagli effetti devastanti se venisse approvata dal Parlamento Europeo: tra i vari provvedimenti liberisti vi è quello che consente alle aziende dell'Unione Europea di aprire sedi in altri paesi applicando la normativa del paese d'origine. Se leggete bene l'articolo, scritto da un militante di Attac, e riflettete sul fatto che, tanto per restare nel settore, Unicredito vuole creare delle sedi di UPA (attività amministrative e di retrosportello) e di USI (attività informatiche) nei paesi dell'est europeo, vi renderete conto che è necessario mobilitarsi contro questo prov-vedimento.

Bancarotta – Maggio 2005

N°4   Maggio 2005

IN QUESTO NUMERO

  • In primo piano la vicenda del Fondo Pensioni ex-Comit. Si è tenuta l'annuale assemblea degli azionisti di Banca Intesa, con un presidio di lavoratori e pensionati, tra i quali era presente una delegazione della CubSallca. Pubblichiamo l'intervento all'assemblea degli azionisti di Antonio Masia, presidente dell'Anpec.
  • Al centro delle nostre elaborazioni vi è sempre la problematica della vendita dei prodotti bancari. Pubblichiamo l'interessante lettera, apparsa sul Manifesto, di Paolo Trezzi (bancario di Lecco e responsabile del Centro Khorakhanè, che si occupa di finanza etica), che commentava la notizia di un presunto calo della raccolta dei fondi d'investimento.
  • Perché stanno scioperando i lavoratori autoferrotranvieri? Un comunicato del coordinamento dei sindacati di base spiega l'inquietante attacco che viene portato all'indennità di malattia.
  • Fantozzi è sempre tra noi: due risate con una grottesca lettera inviata ai lavoratori Telecom, ma che potrebbe somigliare a quelle che illustrano similari iniziative nelle aziende bancarie o assicurative…
  • Là dove si votano le Rsu: da questo numero segnaleremo i risultati più brillanti ottenuti dalle liste Cub alle elezioni delle RSU, che si votano in tutti i settori, eccetto i nostri…..
  • La Cub-Sallca è a fianco dei lavoratori di Datitalia, "scaricati" dal Sanpaolo BancoNapoli e oggi alle prese con seri problemi occu-pazionali: il nostro comunicato stampa.

Bancarotta – Luglio 2005

N°5  Luglio 2005

IN QUESTO NUMERO:

  • Questa volta il famoso ombrello di Altan non finisce nel solito posto: spazio ai recenti referendum sulla Costituzione Europea con il nostro commento e stralci di una lettera dalla Francia e di un'intervista a un rappresentante sinda-cale olandese.
  • Le tematiche europee continuano con un interessante documento sulle condizioni normative e salariali dei bancari romeni e il reso-conto della lotta dei bancari greci.
  • Con un po' di ritardo il reso-conto del grande successo del May Day a Milano, il 1° maggio alternativo del sindacalismo di base e di alcune realtà giovanili.
  • Per finire un volantino dalla Cub-Sallca della Carisbo sul tema della formazione on line, un problema comune a tutte le banche.

Bancarotta – Aprile 2006

N°8  Aprile 2006      

IN QUESTO NUMERO:
• Una riflessione sulle politiche commerciali e il "mal di budget" nelle banche.
• Chi è Mario Draghi? Un'interessante scheda sul nuovo governatore della Banca d'Italia.
• Direttiva Bolkestein: a che punto siamo dopo la prima appro-vazione al Parlamento europeo della contestata norma?
• Là dove si votano le RSU: alcuni brillanti risultati della Cub nelle categorie dove esiste il "privi-legio" di poter votare i propri rap-presentanti sindacali, seppur limitato dal terzo dei posti garantito a Cgil-Cisl-Uil.

 

Bancarotta – Luglio 2006

N°9 – Luglio 2006

IN QUESTO NUMERO:
• Un breve commento alla recentee ben nota puntata di Report su banche e fondi pensione.
• La sconcertante vicenda del “balzello” richiesto ai lavoratori delle Telecomunicazioni non iscritti ai sindacati firmatari, dopo la firma del nuovo contratto di categoria.
• Dove vengono investiti i nostri risparmi? Un’interessante nota su Conto Arancio e affini.
• Un comunicato dello Slai-Cobas sulla vicenda della Gepin, società informatica “scaricata”  a suo tempo dal Sanpaolo, della quale continuiamo a seguire le vicende.
• Là dove si votano le RSU:
un’ampia carrellata su recenti elezioni dei rappresentanti sindacali in altri settori.