Archivio Tematiche di settore - Page 6

VERSO IL RINNOVO DEL CCNL: QUALE PIATTAFORMA?

(Comunicato su CCNL n.2)

Il rinnovo del contratto credito parte con una formazione a tre punte: le  sette sigle firmatarie del primo tavolo, una del secondo (Unità Sindacale, nata dalla fusione Falcri-Silcea) e una esclusa dalla trattativa (Cub-Sallca) per le note discriminazioni verso il sindacalismo di base.

Ci saranno quindi tre piattaforme diverse anche se, di fatto, il rinnovo verrà condotto dai sindacati del primo tavolo (sorvoliamo per ora sui problemi della democrazia e della rappresentanza ), per cui sarà bene valutare i contenuti della loro piattaforma, in vista delle assemblee previste per il mese di maggio.

In premessa al documento campeggia una dichiarazione di autocompiacimento per come i sindacati firmatari hanno contrattato e gestito bene i problemi negli ultimi 20 anni. Su questo punto, al di là del nostro giudizio pesantemente negativo, è sufficiente ricordare come l'obiettivo primario per i lavoratori con maggiore anzianità sia arrivare al prossimo scivolo, per capire l'entusiasmo che regna nel settore, grazie alle illuminate scelte delle "sette sorelle", cui manca anche il senso del ridicolo, quando si attribuiscono addirittura il  merito di aver "salvato" le banche italiane dalla crisi finanziaria.

Il punto più critico di questa parte è quella dove le sette sigle chiedono di potersi sedere nei Consigli di Sorveglianza, nelle banche con governance duale (cioè compresenza di CdS e CdA) o nei CdA delle banche popolari, dove l'azionariato dei lavoratori lo consente.

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CCNL CREDITO: SI PARTE TRA CHIACCHIERE, PROCLAMI, CONTRADDIZIONI PREOCCUPANTI

(Comunicato su CCNL n. 1)

Con la presentazione della piattaforma dei sindacati del primo tavolo inizia ufficialmente il percorso di rinnovo del CCNL del credito scaduto a fine 2010.
In realtà le scaramucce proseguono da mesi, tra minacciose richieste dell'Abi su fondo esuberi, assunzioni in deroga, contratti complementari, demansionamenti, ecc. e repliche bellicose dei sindacati firmatari a mezzo stampa.

Fin dall'inizio l'Abi ha chiarito che il rinnovo del contratto doveva prima scontare il passaggio di un accordo su un nuovo fondo esuberi, meno costoso e obbligatorio. Il fronte sindacale ha risposto picche, dichiarando la propria indisponibilità ad introdurre l'indennità di disoccupazione e l'obbligatorietà del fondo. Al momento la commissione congiunta, che doveva discutere l'argomento, ha concluso i suoi lavori con un nulla di fatto, ma questo per l'intransigenza dell'Abi più che dei sindacati trattanti: come dichiarato dal segretario della Uilca Masi (Il Sole 24 Ore del 19 aprile) "in 30 anni di sindacato è la prima volta che mi capita di vedere rifiutata una proposta che permette alle imprese uno scambio vantaggioso"…"abbiamo proposto di ridurre l'assegno netto che spetta al lavoratore del 10%".

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UNA PIATTAFORMA PER IL CREDITO: CHIARA, DECISA, UNIFICANTE

Nella prima settimana d'aprile i sindacati firmatari presenteranno, con nove mesi di ritardo, la piattaforma di rinnovo per il CCNL del credito.

Il rinnovo avviene in una fase di crisi pesante: negli ultimi tre anni gli utili bancari sono scesi del 75% (ma si partiva da livelli stratosferici), sono raddoppiate le sofferenze e sono necessari costosi aumenti di capitale per adeguarsi a Basilea 3. Intanto le aziende hanno concluso i processi di fusione riducendo ancora gli organici con il Fondo Esuberi e siglato con i sindacati collaborativi numerosi accordi in deroga al CCNL, abbassando stipendi e tutele ai neo-assunti (talvolta anche ai colleghi già in servizio).

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AGGIORNAMENTI – LAVORATORI PRECARI E LEGGE 104

CONTRATTI PRECARI
Il recente decreto "milleproroghe" ha riaperto i termini per impugnare i contratti precari (tempi determinati, contratti interinali) giunti a scadenza. Entro il 31 dicembre è possibile consultare i nostri avvocati per verificare la possibilità di cause legali per trasformare questi contratti in posti di lavoro a tempo indeterminato.


LEGGE 104
l'Inps ha introdotto a novembre estesi controlli sull'invalidità e sull'utilizzo, da parte dei lavoratori,  dei permessi ex art. 33 della legge 104/92.
Il controllo e la richiesta di documentazione si rivolge essenzialmente a:

  • chi usufruisce dei permessi legge 104, con un grado di parentela o affinità rispetto al portatore di handicap superiore al terzo grado;
  • chi non ha indicato nella domanda, già accettata, il grado di parentela o affinità;
  • chi, non genitore, usufruisce dei permesi legge 104 in alternanza con altro soggetto.

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ABI: UN ACCORDO CHE CI RIGUARDA, ECCOME!

In questo periodo di ristagno delle trattative per il rinnovo del CCNL del credito, un fatto importante è venuto ad increspare le sonnecchianti acque sindacali.
La gestione degli annunciati 80 esuberi tra il personale dell'ABI (ricordiamo, l'associazione di categoria dei banchieri) ha portato ad un accordo che i sindacati firmatari hanno definito "soddisfacente" e che è bene esaminare nel dettaglio, anche perché il Messaggero del  19 febbraio, dopo aver riportato il commento del dottor Micheli (capo-delegazione dell'Abi per il rinnovo del contratto bancario), aggiungeva che questo piano di ristrutturazione "potrebbe essere preso a modello per altri casi del genere nel settore bancario".

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FERIE, FESTIVITA’ E CONTRATTO NAZIONALE

Questo messaggio è stato rivisto più volte alla luce delle ondivaghe scelte del governo sulla festività del 17 marzo. Finalmente la questione del 17 marzo è stata risolta ma si è aperto un altro elemento di incertezza: le agenzie di stampa hanno scritto che "la questione della copertura finanziaria é stata superata con il trasferimento «degli effetti economici e degli istituti giuridici e contrattuali dalla festa del 4 novembre al 17 marzo". Non sappiamo se questo impatterà sul 4 novembre come ex festività da recuperare. Per ora facciamo finta che non cambi nulla e poi vi aggiorneremo.

Ferie ed ex festività

Cominciamo con il ricordare che quest'anno le ex festività sono 3 con l'aggiunta di un ulteriore giorno di permesso come recupero del 1 maggio cadente di domenica.
Ribadiamo che nei giorni coincidenti con le ex festività (23 e 29 giugno, 4 novembre) è opportuno evitare assenze non retribuite (permessi ed aspettative) per evitare la doppia penalizzazione (giornata non retribuita e perdita di un giorno di ferie). Qualsiasi assenza con causale retribuita (dalle ferie alla malattia) non crea problemi.
Riprende in tutte le aziende bancarie l'offensiva (voluta dall'Abi) per smaltire tutte le ferie dell'anno in corso e quelle degli anni passati. In tema suggeriamo la lettura di un nostro volantino  sull'argomento uscito per la realtà del gruppo UBI, ma che ha valenza generale. Ribadiamo, comunque, quanto già detto l'anno scorso:

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L’ABI SCIOGLIE IL FONDO ESUBERI, MAGARI MI ISCRIVO ALLA CUB-SALLCA

Il rinnovo del contratto nazionale del settore bancario parte sotto i peggiori auspici.

L'Abi aveva fatto pervenire ai sindacati firmatari una sua lettera con proposte pesanti di modifica al funzionamento del Fondo Esuberi, precisando che il rinnovo del contratto non avrebbe potuto procedere senza aver prima superato questo ostacolo.

Cosa ancora più grave, non abbiamo visto nessun comunicato dei sindacati firmatari al riguardo e solo la Cub-Sallca ha informato i lavoratori di quanto stava avvenendo.

Al contrario, facendo finta di nulla, le sigle del primo tavolo hanno diramato un comunicato che annunciava la creazione di commissioni per preparare la piattaforma di rinnovo del CCNL.

Ma il silenzio sulla vicenda è stato rotto dal fragoroso annuncio dell'Abi di aver avviato la procedura per sciogliere il Fondo Esuberi. Adesso si rischia fortemente di ripetere la triste esperienza del contratto del '99, con le aziende che strillano per gli utili in calo (in calo rispetto ai livelli stratosferici degli ultimi anni) e chiedono drastiche riduzioni delle condizioni salariali e normative.

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GRANDI MANOVRE PER IL RINNOVO CCNL DEL CREDITO: SUCCEDONO COSE GRAVI E NON LO SAPETE ANCORA

Le notizie giunte ai lavoratori sul rinnovo del contratto dei bancari, in scadenza a fine anno, si limitano, finora, alla comunicazione della disdetta reciproca (atto dovuto) posta in essere da Abi e sindacati firmatari ed alla comparsa di articoli di stampa che annunciano i temi su cui le Aziende  attaccheranno: fondo esuberi, contratti complementari, demansionamenti, mobilità territoriale.

Sul primo punto c'è qualcosa di più di un annuncio: l'Abi ha presentato una proposta molto precisa sul nuovo modello di Fondo Esuberi. Siamo ancora alle scaramucce iniziali e gli stessi sindacati firmatari si stanno interrogando sugli aspetti tecnici, ma il senso delle proposte è chiaro.

La parte relativa alle prestazioni straordinarie (quella più conosciuta, che ha accompagnato migliaia di bancari alla pensione) verrebbe, nell'ipotesi Abi, ridotta nella durata temporale massima: da 5 a 4 anni. Ridotta anche la prestazione, che finora consisteva nell'erogazione di un assegno di importo equivalente a quello della pensione che si sarebbe percepita al momento della maturazione del diritto al pensionamento.

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LA CADUTA DI PROFUMO: NESSUN RIMPIANTO E NESSUNA ILLUSIONE

E' sempre sbagliato personalizzare troppo gli eventi, ma è indubbio che la caduta dell'osannato ex-supermanager abbia un significato simbolico importante.
Noi non ci siamo mai uniti al coro osannante e possiamo, a buon diritto, criticare il suo operato, non per la scarsa capacità di produrre profitti nell'ultimo periodo del suo regno, ma per la gestione complessiva di tutto il periodo in questione.
Diciamo pure che le sue colpe andrebbero in gran parte condivise proprio da quelli che oggi lo hanno tirato giù dal piedistallo, quegli azionisti silenti che per anni hanno incassato miliardi di dividendi e di plusvalenze,  per poi svegliarsi di botto quando il capo ha loro richiesto sette miliardi di euro, con due aumenti di capitale, per restare a galla.

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CCNL DEL CREDITO: LE AZIENDE STANNO GIA’ PRESENTANDO LA LORO PIATTAFORMA

Con rara tempestività, subito dopo che l'Abi, con lettera del 22 luglio, aveva comunicato ai sindacati firmatari che non si sarebbe fatta carico dei problemi derivanti dallo slittamento delle finestre pensionistiche e che il Fondo Esuberi andava rinegoziato perché costava troppo, ecco il Gruppo Unicredito uscire con una dichiarazione di esuberi.

Prima considerazione: il Gruppo Unicredito dichiara 4.700 esuberi (di cui 600 del giro precedente, rimasti "intrappolati" dall'incertezza sulle "finestre") e proclama che comincerà le trattative a settembre, quando cioè si dovrebbe iniziare a discutere del rinnovo contrattuale nazionale.

Tutto ciò appare qualcosa di più di una semplice coincidenza.

Già a febbraio Intesa Sanpaolo aveva firmato l'accordo sulle assunzioni in deroga che rischia di fare scuola. Ora c'è il rischio che la trattativa nel Gruppo Unicredito anticipi la discussione sul tema prima del rinnovo contrattuale.

Seconda considerazione: nessuno risponde mai, a livello dirigenziale, per gli errori commessi? (altro…)

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