Il Sanpaolo Banco di Napoli ha sanzionato con il biasimo scritto il dirigente nazionale del sindacato di base Cub-Sallca, Franco Di Mauro.

La "colpa", di cui si sarebbe macchiato, è quella di aver spedito ad un elenco di persone, usando la posta elettronica aziendale, l'avviso dello sciopero generale del 17 novembre scorso del sindacalismo di base, violando così, secondo la banca, il divieto di usare gli strumenti aziendali per scopi personali.

Non sappiamo se definire il provvedimento arrogante o grottesco.

Senza entrare nel merito della vicenda, di cui si occuperà eventualmente il giudice, è ben noto come, in gran parte delle aziende italiane, la posta elettronica sia, in via consuetudinaria, utilizzata dai lavoratori per mandarsi messaggi, barzellette, foto, video (di varia natura…) e ogni genere di comunicazione, compresi i comunicati sindacali degli altri sindacati.

Per questo risulta paradossale e discriminatorio il provvedimento contro un quadro sindacale, che, a Napoli, ha ricoperto anche ruoli pubblici, ed è conosciuto e stimato per la sua correttezza all'esterno come in azienda, la quale non ha mai avuto da eccepire sui suoi comportamenti professionali.

Non sappiamo neanche se il provvedimento sia stato assunto dai responsabili di Sanpaolo Banco di Napoli per protervia propria, per mostrarsi zelanti con i nuovi padroni di Intesa Sanpaolo, o per lesa maestà verso il governo in carica.

Resta il fatto che riteniamo questo provvedimento un attacco contro il sindacato di base che, in questa delicata fase della fusione tra Intesa Sanpaolo, viene colpito nella figura di uno dei suoi dirigenti nazionali con una sanzione che determina anche una perdita economica di oltre 1.000 Euro sui premi aziendali.

Ferma restando la tutela in ogni sede del nostro quadro sindacale, il comportamento aziendale ci vedrà ancora più fermi e intransigenti nella difesa dei diritti dei lavoratori tutti.

C.U.B.-S.A.L.L.C.A. Credito e Assicurazioni
INTESA SANPAOLO

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