Da tempo sono in corso le operazioni per completare i questionari antiriciclaggio previsti dalle norme di legge. Nessuno mette in dubbio che queste cose vadano fatte: le leggi, anche se discutibili (non staremo in questa sede a disquisire sull'efficacia di simili norme), vanno rispettate.
Ma la cosa incredibile è che, nei casi di perdurante assenza di queste pratiche burocratiche, sia stato deciso di bloccare i conti a partire dalla fine del mese di luglio!!!
Non era proprio possibile attendere ancora un paio di mesi prima di arrivare a queste misure drastiche?
Perchè nelle filiali delle altre principali concorrenti, ad oggi, questo non sta accadendo?
Sono state valutate fino in fondo le ripercussioni di queste misure? A nessuno è venuto in mente che molti clienti (soprattutto quelli anziani, spesso anche i più benestanti) in questo periodo sono in ferie e si sono ritrovati i conti bloccati mentre sono in villeggiatura?
Nessuno ha pensato che le filiali, già in difficoltà per la cronica carenza di personale, con le assenze per ferie ed i turni dei punti operativi con orari estesi, stanno per scoppiare?
Anche se esiste la possibilità di "sblocchi" temporanei, tutto questo si traduce in nuove responsabilità gravanti sulle direzioni locali e in ulteriori aggravi di lavoro e perdite di tempo: nessuno è stato in grado di valutare le ripercussioni di questa scelta sulla Rete?
Davvero era indispensabile arrivare a questo punto (ripetiamo, unica tra le banche maggiori a bloccare i conti a partire dal 20 luglio) o siamo solo in presenza della tradizionale ottusità dei nostri top manager elevata a potenza?
La banca sta tirando avanti solo grazie alla tradizionale e sempre meno giustificata buona volontà dei lavoratori, ma qualcuno pare divertirsi a frapporre continui ostacoli ed intralci ad un'operatività sempre più farraginosa.
Le filiali sopravvivono anche grazie a diffuse violazioni delle normative, mancato rispetto delle pause e straordinari forniti gratuitamente. Non siamo più disposti a tollerare tutto questo!
In attesa di un autunno che si prospetta altamente conflittuale, invitiamo i lavoratori a pretendere il rispetto delle pause, della normativa ed a non regalare lavoro gratuito: non ne vale proprio la pena!

C.U.B.-S.A.L.L.C.A.
Gruppo Intesa Sanpaolo

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