Archivio SALLCA CUB - Page 47

BANCA POPOLARE DI BARI – LETTERA SUL FONDO PENSIONI

Abbiamo inviato la lettera allegata alla Banca Popolare di Bari. La scelta relativa all'adesione al Fondo Pensioni richiede una serie di informazioni che abbiamo sollecitato all'azienda e la possibilità di disporre di tempi più lunghi per operare la scelta. Non sappiamo se la banca risponderà alle nostre richieste. Se ciò non accadrà invitiamo i lavoratori a riproporre alla banca e/o al fondo pensioni (tel. 080-5274566) le stesse domande per poter fare in modo oculato una scelta importante e delicata. (altro…)

INTESA SANPAOLO – LA SICUREZZA E? PARI A ZERO

Il 1° aprile è stata rapinata, verso mezzogiorno, la filiale 4011 ex rete Intesa (Stadio): filiale ovviamente priva di servizio di guardia, com'è consuetudine – ormai da alcuni anni – per la generalità delle filiali di Intesa Sanpaolo.

Il copione è quasi sempre il medesimo:  due malviventi con taglierini (ma molto esagitati) hanno terrorizzato per diversi minuti colleghi e clienti. Durante questi lunghissimi minuti i malviventi hanno espresso tutta la loro aggressività: tutti i colleghi sono stati insultati e alcuni di loro anche malmenati. Prima di uscire, i rapinatori hanno costretto tutti a sdraiarsi a terra, per poi andarsene prendendo momentaneamente una collega in ostaggio.

Questa è una delle tante rapine avvenute nell'Area Torino negli ultimi tempi: menzioniamo, tra le altre, quella della Filiale 33 di Torino (ex rete Sanpaolo) e le due rapine subite  (nello spazio di una ventina di giorni)  dalla filiale di Collegno ex rete Intesa; tutte "casualmente" sprovviste di guardia. (altro…)

INTESA SANPAOLO – FONDO ESUBERI: SIA FATTA LA VOLONT? DELL?AZIENDA

Riesce difficile capire gli ultimi sviluppi della vicenda sul fondo esuberi di Intesa Sanpaolo (troppe richieste, circa 2.000 lavoratori dovranno rinunciare all'uscita anticipata) se non si ripercorre l'ultimo anno e mezzo di storia aziendale.

Dopo l'annuncio della fusione tra Intesa e Sanpaolo, a dicembre 2006, veniva siglato il primo accordo sull'uso del fondo esuberi. La motivazione era davvero singolare: "prevenire per quanto possibile almeno parte delle probabili tensioni occupazionali" derivanti dalla fusione.

Siamo abituati agli accordi indecenti, ma un'attivazione preventiva di un fondo esuberi non si era mai vista (anche se poi ha fatto scuola anche per Unicredito-Capitalia). Tutto questo, senza che fossero state integrate le strutture (ciò dovrà avvenire nell'estate 2008, cioè quasi due anni dopo) e senza aver ancora visto un piano industriale, arrivato poi ad aprile 2007, che quantificava in 6.500 le eccedenze di personale, una cifra casualmente identica a quella della platea dei possibili esodandi. (altro…)

UNICREDITO – FILIALI CEDUTE, AGIRE SUBITO

Si avvicina il momento della scelta degli acquirenti delle filiali cedute per le disposizioni dell'Antitrust.
Si ripete la vergogna dei lavoratori venduti all'asta con muri, mobili ed attrezzature.
E' necessario reagire a questa situazione, creando una rete di collegamento tra i lavoratori coinvolti e valutando le possibili azioni di resistenza.
La Cub-Sallca sta già affrontando la vicenda delle cessioni che hanno coinvolto le filiali di Intesa Sanpaolo.
Le azioni da mettere in campo sono di tipo legale e sindacale.
Riguardo il primo punto, intendiamo riproporre le cause, per contestare la cessione, già tentate nel passato da alcuni lavoratori di Banca di Roma con alterne fortune (vinto il ricorso d'urgenza ex art. 700, perso il primo grado ordinario, è in corso il secondo grado); come si vede, siamo ancora lontani da un pronunciamento definitivo da parte della magistratura sulla questione.
Riteniamo vada contestata la nozione di cessione di ramo d'azienda, perché una singola filiale non ha l'autonomia funzionale prevista dalla normativa.

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CARIGE – MODELLO CONTRATTUALE

CGIL, CISL e UIL hanno trovato una posizione unitaria che contempla la riforma del modello contrattuale e per la quale hanno già avviato una serie di incontri con Confindustria:  ritengono superato l'accordo del luglio '93, con il quale fu avviata la concertazione (da noi osteggiata da sempre), per arrivare ad una riforma in cui il contratto nazionale di lavoro non potrà più prevedere un aumento salariale reale.

Il contratto nazionale dovrà adeguare le retribuzioni all'aumento del costo della vita, lo strumento di riferimento è "l'inflazione realisticamente prevedibile", una variante dell'inflazione programmata che tanto ha concorso ad abbattere il potere d'acquisto delle retribuzioni (è questo un altro modo per chiamare l'inflazione programmata, cioè per vincolare l'aumento dei salari ai tetti dell'inflazione e per impedire che essi possano recuperare davvero il potere d'acquisto). Il solo strumento individuato, per un pur misero e parziale recupero della perdita del potere di acquisto, è lasciato all'eventuale riduzione delle imposte.

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ROBERTA: BUONE NOTIZIE

Roberta B. di Carige: il caso si può considerare chiuso … positivamente senza penalizzazioni per il salario nè rischio del posto di lavoro.
Roberta è rientrata dalla malattia al suo posto di lavoro ed è in attesa degli ausili necessari, che sembra arriveranno al più presto, o comunque di un attività più adeguata.


Il sindacato dei bancari della CUB ringrazia quanti si sono dati da fare per contribuire alla soluzione positiva del caso. All'inizio abbiamo tentato direttamente, senza scomodare altri, di ottenere le rassicurazioni dalla direzione e dalla Fondazione Carige purtroppo senza esito. Nel frattempo abbiamo lanciato richieste di intervento e solidarietà a tutti, comprese le 9 sigle sindacali trattanti del settore, molte associazioni disabili, istituzioni e rappresentanti istituzionali. Abbiamo chiesto anche l'intervento della Pastorale del Lavoro di Milano.
Hanno risposto pubblicamente la sottosegretaria alle pari opportunità Donatella Linguiti , Gloria Stea Carboni della Lega per la Emancipazione degli Handicappati e Pietro Maestri consigliere provinciale di Milano. Sono molti i media che ne hanno parlato (Ansa , Il giorno, Liberazione, Cronaca qui , Il Secolo XIX , La Stampa , Il Corriere Mercantile , Metro di Genova , La Repubblica , Telenova, Rai 3 Liguria e Anno Zero e ci scusiamo se dimentichiamo qualcuno). (altro…)

CARIGE, 10 MARZO: 78 FILIALI IN SCIOPERO

Dal 10 marzo il gruppo Carige conta 78 filiali in più, quelle acquistate da Intesa Sanpaolo.
L'inizio non è stato brillante: Carige, tra i cinque gruppi bancari acquirenti degli sportelli ceduti per disposizione dell'Antitrust, è stato l'unico a non firmare gli accordi di cessione con i sindacati trattanti. Accordi, peraltro, non particolarmente esaltanti, ma che garantiscono una parziale tutela delle condizioni salariali e normative presenti nella banca cedente.
Carige si è dichiarata indisponibile a firmare un accordo simile a quelli che hanno regolato il passaggio agli altri quattro gruppi bancari.
La conseguenza è stata l'indizione, da parte dei sindacati trattanti, di tre giorni di sciopero: 8 e 9 marzo (sciopero degli straordinari e prestazioni supplementari per il fine settimana destinato a preparare il passaggio alla nuova banca) e 10 marzo, giorno di esordio delle filiali cedute in Carige. (altro…)

INTESA SANPAOLO – TRANSAZIONE EFFETTUATA

Venerdì 7 Marzo, una breve e delicata mail, ricevuta da tutti i colleghi dell'Area Torino e poi rimbalzata qua e là, ha fatto venire a molti di noi un vero e proprio travaso di bile.
Era il messaggio di Franca, Claudio, Anna, Myriam, Esther e Luca, colleghe e colleghi della filiale 36 di Torino cedute/i dall'indomani a Carige, che salutavano quanti avevano avuto modo in questi anni di conoscerli ed apprezzarli. 

Per quanto ci riguarda, ovviamente, contraccambiamo il saluto pur nella consapevolezza che si tratta di un arrivederci per modo di dire, visto che già nei giorni immediatamente seguenti siamo stati al fianco di quanti di loro hanno scioperato contro l'inaudita arroganza di Carige che rifiuta di siglare persino uno di quei deludenti accordi di cessione che hanno sin qui caratterizzato la vendita degli sportelli di Intesa Sanpaolo. (altro…)

CHI HA PAURA DELLA SCALA MOBILE? DIFENDIAMO DAL CAROVITA I CONTRATTI NAZIONALI ED I SALARI

Da quando l'Istat, su richiesta esplicita dell'Eurostat, ha reso noto il risultato del nuovo indice inflattivo relativo ai beni di maggior consumo, che porta l'inflazione dal 2,9% – dato già elevato  – al 4,8%, si sono scatenate le dichiarazioni contro l'eventuale possibilità che in Italia torni la "voglia di scala mobile".

La CUB non ha atteso la pubblicazione di questo dato, né l'avvio della campagna elettorale, per lanciare la sua battaglia per il diritto al salario, ma già da anni ha iniziato a sostenere la necessità del reddito sociale minimo per disoccupati e precari; ha costituito i Comitati per la quarta settimana; ha raccolto, assieme ad altri sindacati di base, le firme per la presentazione di una Legge di iniziativa popolare per la reintroduzione di un meccanismo automatico di rivalutazione di salari e pensioni – la scala mobile – che ora giace presso la Commissione Lavoro del Senato, in attesa di essere discussa. (altro…)

CARIGE – 8,9 E 10 MARZO SCIOPERO PER I LAVORATORI CEDUTI

Volantino pdf
Lettera di contestazione

Comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori ceduti a Carige

In merito agli scioperi proclamati per i giorni 8, 9 e 10 marzo la CUB SALLCA, pur continuando a criticare le modalità sin qui seguite dai Sindacati Tradizionali, invita tutti i lavoratori/trici ad aderire alle forme di mobilitazione e lotta a difesa dei diritti acquisti. 
E' giunta proprio ieri, dalla commissione di garanzia, la conferma che anche lo sciopero del 10 marzo è regolare.
Segnaliamo anche che venerdi pomeriggio si svolgeranno assemblee a Venezia e Como.
Non si capisce perchè su altre piazze, come Torino, i sindacati concertativi non abbiano preso la stessa iniziativa.
Ora però è il momento di dare un segnale di combattività a Carige, che, tra gli acquirenti, si è mostrata l'azienda più arcigna.
Ribadiamo la disponibilità come Cub Sallca a seguire tutti gli sviluppi della vicenda, non escludendo il ricorso a tutte le forme di mobilitazione che individueremo con i lavoratori coinvolti (ivi compreso il ricorso alle vie legali per la tutela dei diritti acquisiti).
Ricordiamo agli attuali lavoratori ceduti di procedere, subito dopo il passaggio alla nuova banca (entro i due mesi successivi), all'invio della lettera di contestazione della cessione (riportata in calce).
Ricordiamo ancora una volta che:

  • La lettera non determina nessun impegno, ma garantisce la possibilità, entro 5 anni, di fare una causa per chiedere di rientrare in Intesa Sanpaolo (se poi si decide di non fare nulla, va bene lo stesso).
  • La lettera non crea nessuno rischio, perché la contestazione viene fatta ad Intesa Sanpaolo, che non è più il datore di lavoro e non può fare nulla verso il lavoratore che è stato ceduto.

Nei prossimi giorni vi invieremo un ulteriore comunicato di sostegno alle lotte dei lavoratori/trici della Carige. (altro…)